Finisce come doveva finire, o basta dire come sempre in Europa, eppure Milano questa volta ci ha creduto. Dopo aver annullato uno svantaggio di 18 punti, l'Olimpia è ricacciata indietro da Kuzmic decisamente on fire e decisivo nel gestire i palloni attorno ai quali la partita gira. Il lungo della Stella Rossa segna 11 punti proprio quando la sua squadra sembrava in difficoltà e di fatto riporta prima a galla e poi in controllo i serbi. Che così continuano a correre verso una post season sulla quale Milano ha chiuso le prospettive da un po'. Brutto avvio dei ragazzi di Repesa che in Eurolega mai trovano distanze e fluidità, almeno negli impatti storicamente drammatici. E così la Stella vola e costruisce dopo soli 13 minuti il massimo vantaggio tanto da far pensare ad una lenta agonia di li alla sirena. Invece no, Armani rialza la testa, nonostante al Forum la torcida dei serbi costringa le scarpette rosse ad una simil trasferta. Dal passivo riemerge una squadra che trova circolazione e mani calde, e complice una difesa più efficace di quella avversaria dimezza a 9 la siderale distanza. Adesso l'Olimpia ci crede e anche i tifosi di casa reggono l'urto dell'onda belgradese insomma Repesa apparecchia per un'impresa che non cambierebbe i destini scritti del girone, ma rimarrebbe una bella oasi di vita in un deserto di disgrazie diffuse. La Stella spenta ed impaurita però si riaccende grazie a Kuzmic che prende per mano i compagni e non sbaglia più nulla. Belgrado torna avanti e adesso la prende a morsi. Finisce 71-78 tra chi vince e continua a correre e chi ha mostrato per 2 quarti quel che poteva essere e non è stato.
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