Eurolega, Milano lotta ma perde anche a Madrid

Eurolega, Milano lotta ma perde anche a Madrid.
L'Euromilano colleziona applausi e sconfitte. A Madrid il Real è in emergenza, ma dal -14 la squadra di Pablo Laso riemerge sospinta da un mostruoso parziale di 20-0 a metà del terzo quarto. Pianigiani deve ripartire essenzialmente da un dato: 17 palle perse che in Eurolega sono troppe e troppi falli evitabili che vuol dire comodi tiri liberi. Per il resto ci sono anche cose positive da cui ripartire: innanzitutto i 90 punti segnati in casa del Real, la buonissima circolazione di palla per quasi tutta la partita e insomma la classifica è pessima, ma lo zero è anche figlio di un calendario in salita. Se Milano cresce, i margini ci sono per capirlo fin dalla prossima contro una Barcellona in crisi. Che al Palau Blaugrana cede allo Zalgiris dell'ex Jasikevicius. oggi sulla panchina dello Zalgiris. Gli ospiti  arrivati a Barcellona con le idee ben chiare  lo dimostrano sul campo, preferendo una pallacanestro cinica ed efficace. Gli uomini di Sito Alonso invece non hanno mai dato l’impressione di essere in grado di ribaltare l’inerzia del match, soffrendo l’atteggiamento di Jankunas e compagni. Il finale di partita è concitato, ma il Barça non riesce mai ad avvicinarsi in maniera veramente pericolosa e si arrende 75-81.
Altra vittoria esterna, per certi versi attesa, è quella dell'Olympiakos sul parquet israeliano del Maccabi. Dopo un match ad altissima intensità, in cui l’equilibrio ha regnato sovrano per tutti e quaranta i minuti, sono i greci a spuntarla e mantenere l’imbattibilità dopo tre giornate di Eurolega, grazie soprattutto ad una corretta gestione dei palloni decisivi e ad un cinico Printezis praticamente infallibile nei momenti topici del match. 
Ha solo sperato nel colpaccio esterno invece la Stella Rossa che sul campo del Khimki durante un primo tempo equilibrato  aveva visto la compagine serba condurre per lunghi tratti. A svoltare la partita è il terzo quarto di straordinaria energia dei padroni di casa che prendono il controllo e resistono al paio di tentativi energici profusi dai belgradesi per rientrare nel match. A far la differenza e far volare Mosca il solito Anderson autore di 24 punti.

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