Vuoi vedere che la sciacquata di capo di Repesa, nel post della trasferta di Torino, ha costituito la svolta della stagione per l'Olimpia Milano? Di certo il tecnico croato ha ottenuto dai suoi le tanto invocate concentrazione e cattiveria in fase difensiva, tanto che Vitoria – reduce da due successi e in due sole occasioni sotto gli 85 punti segnati – non va oltre ai 35 nel primo tempo.
Gara accorta e compatta, quella delle Scarpette Rosse, già sul +10 in un primo quarto dominato dall'attacco milanese che produce già 6 punti di Dragic e 7 di Gentile, tutti dalla lunetta da dove chiuderà col 7/8.
Ampia la turnazione a cui si affida Repesa, che concede solo a Sanders un minutaggio superiore ai 25 giri di lancetta, ripagato da 19 punti del giocatore del momento, sponda Milano.
A fine primo tempo l'Emporio Armani EA7 conduce 49-35, un differenziale importante non nuovo per l'Olimpia. Quel che è mutato è la gestione del vantaggio: rinunciando a qualche forzatura o a rapide transizioni che mettano in ritmo anche gli avversari, i campioni d'Italia fanno gara accorta, difensiva, sfruttando il cronometro fino in fondo per logorare la difesa di Vitoria, fiacca poi nel proporsi nella metà campo opposta.
Nonostante i 21 di Shean Larkin o i 12 di Andrea Bargnani, Baskonia non si avvicina mai a sufficienza per poter impensierire l'Olimpia Milano, finalmente convincente sulla distanza dei 40 minuti.
La seconda vittoria consecutiva – che prende la forma dell'88-76 – riporta le Scarpette Rosse al sesto posto del Round Robin.
LP
Gara accorta e compatta, quella delle Scarpette Rosse, già sul +10 in un primo quarto dominato dall'attacco milanese che produce già 6 punti di Dragic e 7 di Gentile, tutti dalla lunetta da dove chiuderà col 7/8.
Ampia la turnazione a cui si affida Repesa, che concede solo a Sanders un minutaggio superiore ai 25 giri di lancetta, ripagato da 19 punti del giocatore del momento, sponda Milano.
A fine primo tempo l'Emporio Armani EA7 conduce 49-35, un differenziale importante non nuovo per l'Olimpia. Quel che è mutato è la gestione del vantaggio: rinunciando a qualche forzatura o a rapide transizioni che mettano in ritmo anche gli avversari, i campioni d'Italia fanno gara accorta, difensiva, sfruttando il cronometro fino in fondo per logorare la difesa di Vitoria, fiacca poi nel proporsi nella metà campo opposta.
Nonostante i 21 di Shean Larkin o i 12 di Andrea Bargnani, Baskonia non si avvicina mai a sufficienza per poter impensierire l'Olimpia Milano, finalmente convincente sulla distanza dei 40 minuti.
La seconda vittoria consecutiva – che prende la forma dell'88-76 – riporta le Scarpette Rosse al sesto posto del Round Robin.
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