Gentile fa il fenomeno, ma vince Hackett. Spanoulis non si vede per 3 quarti e poi decide la partita perché Milano, una gran Milano manca clamorosamente in attacco nel finale. E così l'Armani se ne va in 30 secondi, gli ultimi. Segnati da una magia di Spanoulis e un gioco da tre di Printezis. Dettagli insomma a determinare il 66-71 per una Olympiacos che in Europa dimostra di giocare meglio i palloni che contano. Non può bastare l'onnipresente Gentile sdoppiato nel ruolo di regista e attaccante: non bastano i suoi numeri seppure oltre il lusinghiero, 24 punti e 7 assist. Il segnale è che in Europa non basta una stella per accendere il cielo. Il primo assalto greco, quello del primo tempo Milano lo respinge. Hackett, il grande ex che divide il forum tra applausi e fischi) accende le transizioni dell'Olympiacos fino al +7 sul 27-34, ma Gentile suona una riscossa rifinita da un paio di petardi pesantissimi di Jenkis. All'intervallo lungo Armani sotto di 2 nonostante percentuali un po' sbilanciate in favore degli ospiti che poi prendono fiato e distanza in apertura di terzo quando il Forum trattiene il fiato per i suoi improvvisamente trovatisi a giocare col coperchio sul canestro. E segnare la miseria di 4 punti in 5 lunghissimi minuti. Un'occasione che trova l'Olympiacos non completamente sul pezzo o per lo meno non con la cattiveria giusta per azzannare la partita. E Milano si concede un'altra rimontina, un'altra possibilità. Che nel finale la magia di Spanoulis e la giocatona di Printezis respingono al mittente. Finisce 66-71 e a Repesa resta la consolazione di aver già dato una quadratura e un senso alla sua squadra. Che quando alzerà la qualità offensiva sarà pronta per stare nell'Europa dei grandi.
Roberto Chiesa
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