Il terzo turno di Top 16 di Eurolega anticipa al Palacio de Deportes de la comunidad de Madrid, dove gli imbattuti Blancos aspettavano i teutonici del Bayern Monaco (due vittorie su due in Top 16 prima di questa sfida).
Avvio complicato per i padroni di casa, che devono registrare il miglior scatto dai blocchi dei tedeschi, 24-17 al termine del primo quarto sospinti dall'impressionante precisione dalla distanza dei propri cecchini: Staiger e Delaney su tutti.
La media di sei canestri da tre realizzati su dieci tentativi, che accompagna la capolista di Bundesliga, permette che ci sia ancora partita a Madrid. Infatti l'ondata spagnola inizia a manifestarsi già nel secondo parziale, dove Mirotic e Carroll rispondono dalla distanza e riportano il Real a contatto, per un quarto punto a punto fino all'ingresso negli spogliatoi, dove la remuntada è certezza: 48-47 per gli uomini di Pablo Laso.
A rientrare sul parquet è però il solo Real Madrid: alzata la soglia di attenzione in difesa e maggiore presenza sotto i vetri. Con il ritocco al basso della percentuale da tre del Bayern Monaco, il gioco è fatto: Rudy Fernandez prende per mano i suoi, guidandoli ad un quarto da 41 punti, il secondo migliore di sempre nella storia dell'Eurolega. Solo il Maccabi aveva segnato di più in un solo parziale di Top 16: 43 contro Siena nel 2010. Per la guardia madrilena prestazione da MVP con 30 di valutazione, 24 punti e 4/6 da tre.
Ai tedeschi di Pesic non bastano i 22 punti di Delaney per arginare le debordanti iniziative dei Blancos, che chiudono in folle l'ultimo quarto, conducendo in porto la 28sima vittoria stagionale tra campionato ed Eurolega. Sempre vincenti, dall'inizio dell'anno ad oggi, i campioni di Spagna. Una candidatura esplicita alla nona vittoria continentale della propria storia, per i capitolini iberici: il 111-87 con cui è regolato il Bayern Monaco non ammette altre chiavi di lettura.
LP
Avvio complicato per i padroni di casa, che devono registrare il miglior scatto dai blocchi dei tedeschi, 24-17 al termine del primo quarto sospinti dall'impressionante precisione dalla distanza dei propri cecchini: Staiger e Delaney su tutti.
La media di sei canestri da tre realizzati su dieci tentativi, che accompagna la capolista di Bundesliga, permette che ci sia ancora partita a Madrid. Infatti l'ondata spagnola inizia a manifestarsi già nel secondo parziale, dove Mirotic e Carroll rispondono dalla distanza e riportano il Real a contatto, per un quarto punto a punto fino all'ingresso negli spogliatoi, dove la remuntada è certezza: 48-47 per gli uomini di Pablo Laso.
A rientrare sul parquet è però il solo Real Madrid: alzata la soglia di attenzione in difesa e maggiore presenza sotto i vetri. Con il ritocco al basso della percentuale da tre del Bayern Monaco, il gioco è fatto: Rudy Fernandez prende per mano i suoi, guidandoli ad un quarto da 41 punti, il secondo migliore di sempre nella storia dell'Eurolega. Solo il Maccabi aveva segnato di più in un solo parziale di Top 16: 43 contro Siena nel 2010. Per la guardia madrilena prestazione da MVP con 30 di valutazione, 24 punti e 4/6 da tre.
Ai tedeschi di Pesic non bastano i 22 punti di Delaney per arginare le debordanti iniziative dei Blancos, che chiudono in folle l'ultimo quarto, conducendo in porto la 28sima vittoria stagionale tra campionato ed Eurolega. Sempre vincenti, dall'inizio dell'anno ad oggi, i campioni di Spagna. Una candidatura esplicita alla nona vittoria continentale della propria storia, per i capitolini iberici: il 111-87 con cui è regolato il Bayern Monaco non ammette altre chiavi di lettura.
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