Il rovescio della medaglia: per una squadra che vince, uno sponsor che non c'è più, ma giocando a questo livello non sarà difficile trovare chi voglia mettersi in ottima luce. Il cambio di marcia di Siena è straordinario e quasi imprevedibile. Brutto anatroccolo non lo è mai stato, ma che quello tra le mani di Banchi sia un cigno splendente non v'è ombra di dubbio. 63-57 al PalaMensSana, nonostante un terzo quarto con soli 6 punti segnati: poca cosa il Besiktas sempre sconfitto e antitesi perfetta di una Siena che ha calato il pokerissimo di vittorie.
Quella senese è poi l'unica vittoria verde della serata. Non si scoraggino gli ecologisti, qui si parla di pallacanestro: i lituani del Kaunas sono infatti usciti sconfitti dal Palazzetto dell'Efes Istanbul, che ha infilato le quarta vittoria consecutiva dopo il preventivabile scivolone contro il CSKA. L'altra metà della medaglia questa volta è proprio occupata dai Moscoviti, che a quattro vittorie in altrettante partite di queste Final 16 ha inanellato una sconfitta, per certi versi incredibile, con Malaga, capace di rifilare 94 punti ai vicecampioni grazie ad un Marcus Williams da 28 punti.
Anche nel gruppo E c'è una capolista solitaria a punteggio pieno, e si tratta dei blancos del Real Madrid. Tiratissima la sfida ad Atene davanti ai 20000 dell'OAKA Arena. Una partita che più europea non si potrebbe, con lo score finale che a stento supera i cento punto sommando il tutto e che ha premiato la remuntada madrilena. 54-46 a sei dal termine con la tripla di Bramos che pareva aver ammazzato la partita, restituendo il primo posto della classifica in ampia coabitazione agli ateniesi. E invece l'imponderabile è accaduto: sei minuti di solo Real, con sei canestri a dieci mani, con tanto di sorpasso alla tripla di Rodriguez, poi confermato da altri tre punti color meringa che assegnano una vittoria da stropicciarsi gli occhi agli uomini di Pablo Laso. Incredibile dall'altra parte: nove tiri sbagliati, più due liberi ed altrettanti turnover hanno condannato i verdi d'Atene. Ogni medaglia ha due facce opposte: starà a Siena fare in modo di continuare a vincere. A partire dal testa o croce.
Luca Pelliccioni
Quella senese è poi l'unica vittoria verde della serata. Non si scoraggino gli ecologisti, qui si parla di pallacanestro: i lituani del Kaunas sono infatti usciti sconfitti dal Palazzetto dell'Efes Istanbul, che ha infilato le quarta vittoria consecutiva dopo il preventivabile scivolone contro il CSKA. L'altra metà della medaglia questa volta è proprio occupata dai Moscoviti, che a quattro vittorie in altrettante partite di queste Final 16 ha inanellato una sconfitta, per certi versi incredibile, con Malaga, capace di rifilare 94 punti ai vicecampioni grazie ad un Marcus Williams da 28 punti.
Anche nel gruppo E c'è una capolista solitaria a punteggio pieno, e si tratta dei blancos del Real Madrid. Tiratissima la sfida ad Atene davanti ai 20000 dell'OAKA Arena. Una partita che più europea non si potrebbe, con lo score finale che a stento supera i cento punto sommando il tutto e che ha premiato la remuntada madrilena. 54-46 a sei dal termine con la tripla di Bramos che pareva aver ammazzato la partita, restituendo il primo posto della classifica in ampia coabitazione agli ateniesi. E invece l'imponderabile è accaduto: sei minuti di solo Real, con sei canestri a dieci mani, con tanto di sorpasso alla tripla di Rodriguez, poi confermato da altri tre punti color meringa che assegnano una vittoria da stropicciarsi gli occhi agli uomini di Pablo Laso. Incredibile dall'altra parte: nove tiri sbagliati, più due liberi ed altrettanti turnover hanno condannato i verdi d'Atene. Ogni medaglia ha due facce opposte: starà a Siena fare in modo di continuare a vincere. A partire dal testa o croce.
Luca Pelliccioni
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