Eurolega: è tutto aperto
L'altra corazzata dichiarata, ma nel girone opposto, condivide nazionalità e ambizioni: il Real Madrid non sbaglia un colpo e col modesto Alba Berlino vince senza forzare ribadendo il suo primato in classifica. In coabitazione però, perchè nel big match che opponeva Efes e CSKA, i turchi hanno definitivamente passato l'esame di maturità, proponendosi come seria candidata alla vittoria finale: 63-60 alla sirena, un punteggio da Final Four, continuassero così gli uomini di Mahmuti non potranno che finirci. E se giocate come queste di Teodosic, autore tra l'altro di 26 punti, non portano a una vittoria, significa che l'Efes è e sarà un fattore non da poco in questa Eurolega.
Olympiacos di rincorsa: il solito Spanoulis, un po' meno Hines che comunque firma due dei suoi quattro punti in questa maniera, e soprattutto i 18 di Law regalano al Pireo la quarta vittoria consecutiva, catapultando i greci in piena rincorsa agli ottavi, terzi insieme al Khimki che da pronostico ha strapazzato il Besiktas, zero su otto nelle Top 16 e 30 di margine dai moscoviti che si lanciano in una competizione a cinque per tre posti.
Dove ci sono anche Montepaschi e Maccabi, giovedì avversari a Tel Aviv. C'era l'aria della sfida che non si può sbagliare per gli israeliani, che sfoggiano una carica agonistica notevole e un Devin Smith da stropicciarsi gli occhi, MVP della settimana insieme a Zokic e Ukic. I due croati firmano le vittorie di Malaga e Panathinaikos con prestazioni straordinarie. Il centro è il crack della sfida inaspettatamente equilibrata contro Bamberga, decisa da appena un possesso. La guardia ateniese invece firma una partita a tutto tondo, condita di assist al bacio per James Gist, e soprattutto 21 punti spaccapartita. Se poi Diamantidis si inventa passaggi no look come questi, è veramente difficile per lo Zalgiris portare a casa la pelle.
Il margine si assottiglia, due squadre per girone hanno praticamente compromesso ogni possibilità di passaggio del turno, ne rimangono altrettante da scremare, ma determinare chi – ad oggi – è veramente complesso.
Luca Pelliccioni