Non ha mai nascosto il suo attaccamento al Titano. Nelle sue dichiarazioni traspare un sentimento verso una piazza che sente sua più di ogni altra. Quasi 2 anni per lui indimenticabili, iniziati con il lavoro di ricostruzione di una squadra uscita martoriata dall’uragano Massimo Morgia. Il San Marino di Buglio arrivò fino ai playoff, eliminato dall’allora Cisco Lodigiani ma poi ripescato in serie C1. Il viareggino legherà per sempre il suo nome alla prima volta dei biancoazzurri in terza categoria. Un lavoro interrotto a poche giornate dalla fine di quella stagione 2005-2006, esonerato dopo quattro sconfitte consecutive, fatale il tonfo di Teramo.
Questo il passato, il presente è una sfida da avversario: Buglio all’Olimpico, a distanza di tre anni, alla guida del Poggibonsi contro il San Marino di Petrone con l’acqua alla gola. I biancoazzurri sono obbligati a vincere, tutto il resto non conta. E’ arrivato il momento di misurare la pressione a questa squadra che ora deve necessariamente trovare il modo di risollevarsi da una situazione di classifica drammatica, nonostante i visi continuino ad essere distesi e sorridenti.
Se è vero che il mercato del rattoppo è vicino, sempre che venga svolto con oculatezza, nel frattempo i titani devono cambiare passo per arrivare al giro di boa in una posizione più adeguata al blasone di una piazza abituata, in Seconda divisione, a dettare legge e che invece si ritrova ad annaspare. L’incontro di domani è paragonabile una semifinale play out.
Lorenzo Giardi
Questo il passato, il presente è una sfida da avversario: Buglio all’Olimpico, a distanza di tre anni, alla guida del Poggibonsi contro il San Marino di Petrone con l’acqua alla gola. I biancoazzurri sono obbligati a vincere, tutto il resto non conta. E’ arrivato il momento di misurare la pressione a questa squadra che ora deve necessariamente trovare il modo di risollevarsi da una situazione di classifica drammatica, nonostante i visi continuino ad essere distesi e sorridenti.
Se è vero che il mercato del rattoppo è vicino, sempre che venga svolto con oculatezza, nel frattempo i titani devono cambiare passo per arrivare al giro di boa in una posizione più adeguata al blasone di una piazza abituata, in Seconda divisione, a dettare legge e che invece si ritrova ad annaspare. L’incontro di domani è paragonabile una semifinale play out.
Lorenzo Giardi
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