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F1: Hamilton trionfa a Shanghai

19 ott 2008
Lewis Hamilton
Lewis Hamilton
L’inglese ha anche ipotecato il titolo iridato evitando tutte le trappole che la corsa gli presentava.
Quella psicologica dopo le critiche ricevute in Giappone; quella delle qualifiche ed infine quella della partenza. Perfetta, beffando le Ferrari che puntavano di beffarlo allo start.
Con questo obiettivo le rosse avevano montato in partenza gomme morbide.
Hamilton è invece partito a razzo ed ha tenuto un ritmo pazzesco per i primi 15 giri con Massa e Raikkonen ad annaspare. Nulla da fare anche per Alonso, nemico dichiarato dell’inglese.
Sotto la bandiera a scacchi solo quarto dopo i due successi nei gran premi precedenti. Ora Maranello può solo puntare su Interlagos, sperando nella cattiva sorte di Hamilton, diciamo guasto tecnico fuori pista.
Massa, infatti, deve recuperare sette punti e difficilmente questo sarebbe possibile se il leader della classifica rimanesse in corsa fino alla fine. Immaginare in questo caso Hamilton sesto o peggio vorrebbe dire sognare.
La Ferrari non ha perso il mondiale in Cina ma nei Gran premi precedenti quando errori di strategia, dei piloti e inaffidabilità della macchina hanno compromesso il risultato finale. Sta di fatto che, per il quarto anno consecutivo, sarà il Brasile ad assegnare il titolo pilota.
Al momento, sulla carta, al Cavallino rampante rimane la soddisfazione di un probabile mondiale costruttori.
Ad inizio stagione non era l’obiettivo più ambito ma renderebbe meno amara una stagione che, con le qualità della F 2008, doveva essere trionfale.

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