La Federazione Judo prende le distanze da Gharbi e lo sospende
Il tecnico Luca Cainero ha sempre incessantemente cercato di trasmettere agli atleti i valori dello sport sano e la convinzione che i risultati si possono raggiungere unicamente attraverso la dura fatica, l’applicazione e l’amicizia nel gruppo; a maggior ragione si sente amareggiato a livello personale.
La FSLPJ e DA ha combattuto fattualmente e da sempre il fenomeno della scorciatoia del doping, confinandola come slealtà sportiva e gravemente nociva alla salute.
È del 2 marzo 2010 l’approvazione federale “Linee guida federali in materia di Anti-Doping” verso gli atleti agonisti e anche amatori, quale prima federazione sammarinese ad occuparsi di questo settore. In base a questo regolamento l’atleta, al momento del tesseramento, firma una dichiarazione in cui si assume la responsabilità di rispettarlo in tutte le sue forme.
La Federazione resta ferma nella linea di tolleranza zero al doping e si complimenta con gli organi nazionali e internazionali NADO e WADA per il loro incessante lavoro al servizio dello Sport e della Salute.
Alla luce della conferma positiva nelle contro-analisi, la Federazione sospende a titolo cautelare Karim Gharbi dall’attività sportiva ad essa connessa, in attesa di un esame approfondito nel prossimo Consiglio Direttivo Federale.