Fiandre in rosa, capolavoro della Longo Borghini
Variabile impazzita l'auto Shimano. Il neozelandese Sergent ci rimette la clavicola, e qualche chilometro dopo lo stesso autista rifinisce il lavoro entrando dentro l'ammiraglia della FDJ intenta a prestare assistenza a Chavanel, pure lui gambe all'aria.
L'Italia che vince c'è. Ha un nome, Elisa e due cognomi: Longo Borghini. Trionfa dopo una fuga lunga 32 chilometri, lei che è partita sicura di potercela fare e dei suoi mezzi. Una passista non veloce ma in grado di tritare la concorrenza con la progressione, dice di lei Paolo Slongo che ha curato la sua preparazione e cura anche quella di Vincenzo Nibali. Due anni fa l'incidente al campionato italiano, adesso il gran ritorno a 24 anni con tutta una carriera ancora davanti.
r.c.