Fiandre in rosa, capolavoro della Longo Borghini

Ci sono tre protagonisti nel Fiandre 2015. Il norvegese Kristoff, l'auto cambioruote che prima piomba sul neozelandese Sergent e poi tampona un'ammiraglia, e l'italiana Elisa Longo Borghini. Kristoff vince il Fiandre numero 99 che per la prima volta va un norvegese. Il velocista della Katuscha va in fuga con l'olandese Terpstra approfittando di un rallentamento del gruppo e poi un finale gestito senza patemi sul lunghissimo rettilineo lui decisamente più veloce del compagno di blitz. Tra gli italiani buone cose di Pippo Pozzato, mai però seriamente candidato a vincere la classica monumento che manca all'Italia da 7 anni.
Variabile impazzita l'auto Shimano. Il neozelandese Sergent ci rimette la clavicola, e qualche chilometro dopo lo stesso autista rifinisce il lavoro entrando dentro l'ammiraglia della FDJ intenta a prestare assistenza a Chavanel, pure lui gambe all'aria.
L'Italia che vince c'è. Ha un nome, Elisa e due cognomi: Longo Borghini. Trionfa dopo una fuga lunga 32 chilometri, lei che è partita sicura di potercela fare e dei suoi mezzi. Una passista non veloce ma in grado di tritare la concorrenza con la progressione, dice di lei Paolo Slongo che ha curato la sua preparazione e cura anche quella di Vincenzo Nibali. Due anni fa l'incidente al campionato italiano, adesso il gran ritorno a 24 anni con tutta una carriera ancora davanti.

r.c.

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