Finale Coppa Titano: Tre Penne-Tre Fiori 1-2

Tre Fiori nel 1987 poi della società del castello di Fiorentino non c’è stata più traccia. Ecco perché nel momento in cui Giacomo Benedettini solleva il trofeo più antico del calcio sammarinese, svanisce un attesa lunga 23 anni. Il Tre Fiori apre il ciclo: campione sammarinese lo scorso anno, squadra da battere anche in questa stagione e adesso nella bacheca dei Casali c’è posto per nuova argenteria. E’ stata una delle più intense e combattute finali degli ultimi anni. Merito anche di un Tre Penne sempre sul pezzo, mai domo e trascinato dai suoi due attaccanti: Matteo Valli, sua la firma sull’illusione, e Mirko Palazzi a tratti irresistibile ma anche impreciso. Primo tempo di chiara marca biancoazzurra, poi Sperindio lascia negli spogliatoi la prudenza: l’ingresso di Alessandro Giunta cambia l’inerzia dell’incontro. Suo il goal del pareggio a coronamento di un disegno perfetto. Tre passaggi di prima e finalizzazione con un tuffo di testa. Si viaggia su un filo sottile: l’episodio può decidere tutto. Il direttore di gara Gabriele Rossi, nel complesso buona la sua direzione, non se la sente di accordare il calcio di rigore per fallo su Sossio Aruta, che nell’occasione paga una presunta simulazione. All’89’ è il palo ad opporsi alla conclusione di Giunta. L’1-1 spedisce le due squadre ai tempi supplementari, dove il Tre Fiori, nonostante l’età media altissima, fa valere la maggior esperienza. La firma sul trofeo è di Aruta. Coppa Titano e secondo check-in europeo per il Tre Fiori che stacca il biglietto per i preliminari di Europa League.

Lorenzo Giardi

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