Gara 6 è di Bologna, per l’assegnazione dello scudetto è tutto rimandato alla bellissima di questa sera alle 21. Bellissima come la T&A di questa stagione che potrebbe bussare alla storia, oggi però i ragazzi di Doriano Bindi hanno giocato sottotono, morbidi morbidi in difesa nell’avvio disastroso che manda avanti l’Italeri di 4 punti dopo il primo attacco. E’ mancata però anche la concretezza nel box di battuta, tanti, troppi gli uomini lasciati sulle basi dalla formazione biancazzurra. Gara 6 nasce, come detto, malissimo. Incerto il partente Martignoni visitato subito da Holmberg, in difesa bucano gli insospettabili Rovinelli e Auaje, due tra i migliori di tutta la serie di finale. Entrano i punti di Nunez, Liverziani, Almonte e Frignani, 4 a 0 per l’Italeri dopo un solo inning. Incantalupo ipnotizza i battitori sammarinesi, per l’italoamericano è la fiera del K. Al terzo e quarto inning arrivano altri due punti bolognesi, portano ancora la firma di Almonte e Nunez. I primi segnali dall’attacco della T&A solo nel quinto inning, Molinini e Colicchio accorciano e ridanno speranza alla pattuglia. Tutto vano, Mazzotti va a prendersi il braccio stanco di Incantalupo e mette dentro Milano. Il suo avvio è incerto e qui i sammarinesi sprecano tantissime opportunità. Al sesto arriva anche il cambio di Martignoni con Casseri, il rilievo biancazzurro è in giornata no e concede troppe valide alle mazze felsinee. Con le basi stracolme entrano altri due punti di Nunez e Almonte; dopo la sostituzione con Bianchi sul monte di lancio c’è tempo ancora per un’altra corsa a casa di Frignani che capitalizza il sacrificio di Pantaleoni. Siamo al settimo inning, è l’ultimo sussulto di gara 6 che termina sul risultato di 9 a 2 per l’Italeri. Sconfitta secca, ma bisogna subito pensare a questa serata come a un domani. L’appuntamento con la storia è lì, dietro l’angolo della strada. La T&A dalle sette vite, mai così forte, può arrivarci davvero puntuale.
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