Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Uno dei templi della Formula 1, le vie qui nei dintorni si chiamano Ascari e Nuvolari. Sono passati pochi minuti dopo il mezzogiorno, infuocato, quando si decide la gara dell’Europeo di Formula Renault V6. La gioia al muretto è quella del Team Victory che ha appena piazzato 2 piloti sul podio. Sul gradino più basso sale il francese Damien Pasinì, secondo è uno stratosferico Cristian Montanari, pilota sammarinese che sull’asfalto non scarica solo i cavalli ma anche una voglia di rivincita pazzesca. Aveva cominciato la stagione in Formula 3, ma con una macchina che proprio non andava. E allora la decisione di passare alla Renault v6, un’altra delle anticamere della Formula 1. A Imola si correva sabato l’ottava prova dell’europeo, la terza per Cristian dopo le belle prove a Donington e Spa. Promette gara d’attacco Cristian e così sarà. Dopo una partenza bruciante è già al quinto posto, tallona da vicino il compagno di squadra Pasinì. All’ottava tornata la svolta. Montanari decide di anticipare l’ingresso ai box per evitare il traffico. Scelta azzeccata perché al ritorno in pista, mentre gli altri si fermano e rimangono intruppati nei pit-stop, Cristian piazza una serie di giri veloci che lo fanno arrampicare fino alla terza posizione. All’ultima tornata anche la fortuna aiuta l’audace, quando lo svizzero Jani rompe lasciando via libera per la piazza d’onore. Primo, inarrivabile, l’italiano Giorgio Mondini che parte dalla pole e fa gara di testa dall’inizio alla fine.
Ma il capolavoro il pilota di Dogana lo riserva per la domenica quando ha dimostrato di non avere avversari. Ha vinto reagendo da campione alla sfortuna che lo ha perseguitato tutto quest'anno.
Ma il capolavoro il pilota di Dogana lo riserva per la domenica quando ha dimostrato di non avere avversari. Ha vinto reagendo da campione alla sfortuna che lo ha perseguitato tutto quest'anno.
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