Nato a Berna il 24 agosto 1998 Marc Hirshi comincia ad entrare nell'elite del ciclismo mondiale. Oro ad Innsbruck nel 2018 ai mondiali su strada Under 23, si ripete ad Imola salendo sul terzo gradino del podio, ma in questo caso gli avversari sono i migliori. Nel suo palmares anche un oro agli europei sempre Under 23 e un argento a cronometro. Mancava un affermazione che potesse in qualche modo consacrarlo tra i grandi e lo svizzero non tradisce le attese facendo suo la super classica Freccia – Vallone 202 chilometri da Herve al Muro di Huy.
Hirschi ha preceduto il francese Cosnefroy e il canadese Woods, iscrivendo il proprio nome nell'albo d'oro dopo quello del fresco campione del mondo, Julian Alaphilippe, assente alla Freccia – Vallone. Hirschi conferma il proprio talento cristallino nel finale, quando il manipolo di favoriti ha affrontato il temibile Muro di Huy l'elvetico è uscito negli ultimi 200 metri, riuscendo così a prendersi la prima classica del Nord della carriera, a pochi giorni dal bronzo vinto ai Mondiali di Imola. Niente da fare per il vincitore del Tour Tadej Pogacar, che è saltato nelle battute finali di gara e ha chiuso al 9° posto. Il primo degli italiani è Andrea Bagioli, 19°. Domenica è in programma la terza Classica Monumento di questo 2020, la Liegi-Bastogne-Liegi. Fresca di titolo mondiale conquistato sabato a Imola, l’olandese Anna van der Breggen ha dominato la Freccia Vallone femminile. Per la 30enne si tratta del sesto successo consecutivo in cima al Muro di Huy. A 2” la danese Ludwig, a 6” l’altra olandese Vollering. Quinto posto a 11” per l'italiana Elisa Longo Borghini che al Mondiale aveva conquistato la medaglia di bronzo.