Giampiero Galeazzi, da Seul al calcio, passando per San Marino
L'ex giornalista RAI è morto a 75 anni dopo lunga malattia, era stato la voce del canottaggio azzurro, delle interviste negli spogliatoi e del tennis, anche sammarinese
Era forte il legame con San Marino di Giampiero Galeazzi, tra sport e amicizia. Per il primo c'era stato soprattutto il tennis, con gli Internazionali che aveva commentato dal centrale di Montecchio. La Federtennis del Titano lo ha ricordato: “Con la sua inconfondibile voce riusciva a trasmettere ad ogni telecronaca uno smisurato amore per lo sport”. Forte il legame anche con l'amico Pietro Bugli che ha affidato ai social il suo ricordo: “Ho passato tanti anni della mia vita a condividere cose con te, eri sempre presente nella mia vita”.
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Giampiero Galeazzi era la voce del canottaggio italiano, dell'oro degli Abbagnale a Seul '88. Lo ha ricordato a San Marino RTV anche il collega Jacopo Volpi: “Con Giampiero ho condiviso quarant'anni di lavoro e di amicizia, tra Olimpiadi e Mondiali. Indimenticabili le cene al termine della giornata di lavoro. È stato il primo a sdoganare le interviste fatte in campo ai grandi campioni. Una faccia meravigliosa, di lui i giocatori si fidavano. Impossibile dimenticare le grandi telecronache. Alle Olimpiadi sembrava di essere in gara insieme agli Abbagnale. Lo chiamavo maestro”. Giampiero Galeazzi ha contribuito a cambiare il modo di fare giornalismo con le sue interviste e per il rapporto che era riuscito a instaurare con i calciatori come ha ricordato Eraldo Pecci.
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