Giro 100, 8^ tappa a Izaguirre. E domani c'è il Blockhaus
Completano il podio lo stesso Visconti e un altro iberico, Leon Sanchez, con quest'ultimo grande protagonista di tutta la Molfetta-Peschici. Dopo aver raggiunto il primo blocco di 13 fuggitivi lo spagnolo dell'Astana si era dato alla fuga solitaria, salvo poi essere ripreso a sua volta al km 121. Ne mancano ancora 68 alla fine e pian piano il battistrada inizia a perdere i pezzi: ne restano 5, poi scivola via anche Muhlberger e diventa un affare tra Italia e Spagna.
Visconti e Izaguirre provano a strappare, Conti e Sanchez si rifanno sotto e l'ultima salita – 1500 metri con curve a gomito e pendenza con punte del 12% - li vede arrivare in fila indiana. La locomotiva Conti deraglia sul più bello, Visconti si ritrova murato e Izaguirre coglie la palla al balzo, piazzando l'allungo decisivo. Dietro di loro la carovana è in recupero, ormai però è tardi: nei 200 metri finali Visconti tenta un ultimo, disperato attacco, poi capisce l'antifona e si accontenta del secondo posto.
Sanchez cede di schianto ma la spunta di 2” sul gruppone dei big, il cui arrivo in massa fa sì che là davanti tutto resti uguale: Jungels è sempre in rosa con 6” su Thomas e 10” su Nibali, Quintana e soci. La tregua prima della tempesta, perché domani la Montenero di Bisaccia-Blockhaus regalerà il secondo, importante arrivo in salita del Giro: dei 13 km finali 10 hanno una pendenza che oscilla tra 9% e 14%, perciò chi vorrà la Rosa potrà – e dovrà – farsi sotto.
RM