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Giro dell'Emilia: il 24enne Vlasov è il re del San Luca

Il ciclista russo dell'Astana ha avuto la meglio su Joao Almeida della Deceuninck

di Valerio Sforna
19 ago 2020
Giro dell'Emilia
Giro dell'Emilia

Manca un chilometro. La salita del San Luca, ripetuta per la quinta volta, è sempre più dura. Joao Almeida della Deceuninck spalanca la bocca in cerca di aria. Dietro di lui incalza Vlasov dell'Astana ma il vantaggio sembra esserci. Almeida si volta e il russo è ancora dietro. Un attimo dopo, ai meno 500 metri, Vlasov non c'è più. Scatto letale e braccia al cielo per il 24enne dell'Astana sul traguardo del San Luca.

E così, quando tutti si aspettavano Nibali, Ciccone o il fresco vincitore del Lombardia Jakob Fuglsang, a portare a casa la 103esima edizione del Giro dell'Emilia è il giovane corridore di Vyborg. Città natale di un altro grande ciclista russo: quell'Eugeni Berzin che nel 1994 vinse il Giro d'Italia entrando nell'Olimpo dei grandissimi.

Un Giro dell'Emilia insolito, corso sotto il sole dell'estate e di martedì. Ma i chilometri sono rimasti invariati: 200, da Casalecchio di Reno al circuito bolognese sul San Luca, passando per i Gran premi della montagna di Montemaggiore, Mongardino e il temibile Passo Serra di Zanchetto.

A chiudere il podio dopo Vlasov e Almeida l'italiano Diego Ulissi, arrivato con 18 secondi di ritardo dal leader della corsa. Settimo Vincenzo Nibali che proprio sull'ultima ascesa ha dovuto fare ancora una volta i conti con le gambe: “Mi manca ancora qualcosa per lottare per la vittoria”, ha detto il campione siciliano.

Il giovane Vlasov, dopo il terzo posto al Lombardia e la vittoria sul Mont Ventoux di dieci giorni fa, si gode questo Giro dell'Emilia pensando alla Tirreno-Adriatico in vista del Giro d'Italia di ottobre.


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