Giro d'Italia, numero di Valverde e Nibali esce di scena
Sono stati proprio Valverde e Nibali ad animare la tappa sin dai primi chilometri della tappa, velocità altissima scendendo verso Bolzano, altrettanta salendo verso il passo della Mendola con un gruppetto di dieci corridori che si forma in testa. Accelerano Nibali e Valverde, resta solo l'olandese ma anche questo è tutto previsto. Si lavora in discesa e nel falsopiano che porta verso Fai della Paganella, poi sulla salita attacca Zakarin, attacca Valverde, attacca Kruijswijk e Nibali non riesce a reagire, ancora una volta. Per un paio di chilometri il siciliano fatica, poi sembra ritrovare il ritno e accelera a sua volta, ma uno scatto di Chaves snell'ultimo chilometro della salita, il più duro, lo mette ancora una volta in croce. Gli scappano tutti quelli che sono davanti, Nibali è costretto a lavorare da solo, ricevendo una scarsa collaborazione da Pozzovivo, insegue disperatamente ma perde inesorabilmente terreno e ancora una volta paga dazio. In maniera pesante e gravissima per la terza tappa consecutiva.
Kruijswijk è sempre più in rosa, Chaves e Valverde gli unici avversari che possono ancora pensare di impensierirlo mentre in casa Astana comincia l'inevitabile tempo delle domande. Cosa è successo? Sono quelle che poi sfociano in un invebitabile processo ai vinti.