La prima volta a Shangai porta un sacco di rogne. La pista è nuovissima, l’asfalto è caldo ma troppo umido. Quindi le “rain” si disfano, ma con le slick si pattina. E vittima di questo totogomme finiscono in tanti. In 125 non c’è gloria per Poggiali, appena diciassettesimo. L’ex mondiale prende quasi tre secondi dalla pole Kallio. Secondo uno spumeggiante Simoncelli, terzo l’ungherese Talmacsi. Dovrà attaccare e rincorrere Poggiali, che si augurava di cominciare la stagione in altro modo. Non brilla nemmeno l’altro sammarinese. In 250 De Angelis è undicesimo, sotto il suo standard. E’ una pista che non piace a nessuno, quella di Shangai. Strettina e insidiosa, nemmeno divertentissima da guidare. Stoner, Pedrosa e Dovizioso i primi tre. La Motogp offre ai dibattiti degli appassionati la cartina tornasole di un sabato particolare. Ma chi si ricorda un Valentino Rossi addirittura in secondo fila? Sembra quasi una ficition, invece Valentino litiga con l’asfalto indecifrabile dei cinesi e chiude solo sesto. Sete Gibernau invece tira dritto come niente fosse e il rinato Melandri è secondo, e Capirossi terzo. Altri indizi a suffragio della tesi di un sabato sballato.
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