Le proverbiali cose turche, a Istambul, le fa De Angelis. Parte in pole, lotta e fino a metà gara da anche l’impressione di potercela fare. Poi Stoner e Pedrosa vanno via e Alex resta lì sul cambio di ritmo. Lotta per il terzo posto che non è da buttare. Gomito a gomito con Aoyama fino all’ultima curva. A spallate con il giapponese, Alex si scompone un attimo e finisce lungo. Si rialza e chiude livido di rabbia al settimo posto. Un’Aprilia e due Honda sul podio: Stoner, Pedrosa e appunto Aoyama. Dovizioso quinto, e bene anche Locatelli (ottavo dopo una rimonta pazzesca). Rimonta anche Poggiali e tanto. Parte da lontanissimo e si arrampica fino all’undicesimo posto. Dignità allo stato puro con una moto che più di tanto o meglio più di poco non va. Luthi, quarto è un ad passo dal titolo visto che Kallio è scivolato via nel finale. Il Gran Premio di Turchia classe 125 incorona Mike Di Meglio (francese a cavallo di una Honda) al primo successo in carriera. Un arrembante Pasini secondo, Koyama terzo. Un commovente Marco Melandri vince alla grande in Motogp. Un capolavoro intanto perché arrivare davanti a Valentino è sempre un capolavoro e poi perché Marco da Ravenna ha girato sempre su tempi da qualifica. Secondo Rossi già stracampione forse meravigliato da cotanto Melandri e quasi contento nell’assistere alla nascita di una nuova piccola stella. Da un altro pianeta dal quale viene il dottor Rossi recupera dopo una brutta partenza e terzo è Hayden.
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