Il cerchio si chiude e in vista dei mondiali ritorna Grand'Italia. Anche in slalom, disciplina fonte di dolore negli ultimi anni. Succede nella notte di Schladming, sotto la tormenta con il parterre pieno e istantanee degne di un film di Natale. Intanto chi vince. Che non è poco, anzi. E' già un pezzo di storia dello speciale questo Khoroshilov, un trentenne strappato allo sci di fondo che segna la prima volta nella storia di un atleta russo in slalom. Bravo a sfruttare quel numero 6 che nella prima manche vuol dire scendere su una pista libera da neve caduta e dunque più scorrevole. Mentre Gross, con il 3, ha patito la neve bagnata che si fermava come una fastidiosa patina sugli occhiali. Una manche normale, chiusa all'ottavo posto a 1'63'' dal leader. E meglio di Gross, bella notizia, il ritorno di Giuliano Razzoli. Finalmente coraggioso, sesto, e di nuovo nel primo gruppo di merito. Bene anche Mandred Moelgg in grande ripresa dopo l'infortunio e ventitreesimo alla fine; Deville sente la pressione e inforca. Ai mondiali ci andrà il reggiano oro a Vancouver. Nella seconda Gross si prende tutti i rischi del caso e rimonta fino al secondo posto, dietro all'eroe russo, davanti a Neureuther. Ora i mondiali sulle nevi canadesi di Vail/Beaver Creek. Martedi 3 febbraio aprono le donne con il SuperG, chiudono gli uomini dello Slalom domenica 15.
r.c.
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