Hirscher dipinge una seconda mostruosa e fa esplodere i 50.000 di Schladming. L'austriaco trionfa per la sesta volta in stagione costringendo dietro il rivale di sempre Kristoffersen. E' stato spettacolo alla stato puro, un'esibizione di classe e talento oltre l'ordinario pur considerando l'alto livello della Coppa del Mondo. Terzo a completare il podio lo svizzero Yule, uno dei pochi a non subire le difficoltà di una pista tracciata in maniera molto molto selettiva. Ma la gran serata è anche un po' azzurra, con la nazionale italiana che in vista di Pyeongchang lancia finalmente segnali interessanti anche nelle discipline tecniche. Stefano Gross, ad esempio. Terzo dopo la prima manche dopo una prova tutta rischi impossibile da ripetere nella seconda. Ha chiuso settimo, ma cìè. E c'è anche Manfredd Moelgg quarto al termine di una grande prima, leggermente meno preciso nella seconda e quindi quinto, ottimo quinto. Ha chiuso la carriera Patrick Thaler, il veterano per l'ultima volta al cancelletto è caduto, ma la sua ultima serata nel circuito dopo 20 anni la ricorderà. Ricorderà l'abbraccio di quella gente che per appunto 20 anni è stata la sua vita. Tre podi in Coppa, una carriera di mezzo, una prima squadra alla quale si è aggrappato con volontà e coraggio. Non è stato un campione, ma è stato per 20 anni il feel rouge dell'Italia dello sci.
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