È tempo di IAAF Athletics Awards in quel del Principato di Monaco, dove il meglio dell'atletica mondiale ha deciso Re e Regina del 2017. Il successore di Usain Bolt è il signore del salto in alto Mutaz Essa Barshim, autore della stagione perfetta: per il 26enne qatariota nessuna sconfitta, vittoria della Diamond League e oro mondiale a Londra. Per completare il quadro non gli resta che dare l'assalto al record del mondo di Sotomayor, fissato a 2.45: negli ultimi cinque anni Barshim ha sempre superato quota 2.40, per l'aggancio dunque sembrerebbe questione di tempo. Battuti il britannico Mo Farah – che dopo anni di dominio sulle lunghe distanze si è dato alle maratone – e il sudafricano Wayde Van Niekerk, padrone indiscusso dei 400: nel giro di pista detiene oro olimpico, oro iridato e record del mondo.
Uno score simile – primato mondiale a parte - a quello di Nafissatou Thiam nell'eptathlon, che si è aggiudicata il premio femminile. Nel 2017 la 23enne belga ha rotto il muro dei 7mila punti nelle sette fatiche, impresa che sin qui era riuscita solo all'americana Joyner-Kersee e alla svedese Kluft. A ciò si aggiungono l'oro mondiale a Londra e, nel pentathlon, l'oro europeo indoor. Messe in fila l'astista greca Ekaterini Stefanidi, campionessa di tutto nelle ultime due stagioni e quarta performer di sempre con 4.91, e l'etiope Almaz Ayana, detentrice del premio e oro nei 10mila sia nei mondiali che a Rio.
Rising Star 2017 – ossia rivelazione dell'anno – sono il norvegese Karsten Warholm e la venezuelana Yulimar Rojas, campioni iridati nei 400 ostacoli – il più giovane di sempre – e nel salto triplo. Allenatrice dell'anno la 75enne Ans Botha – coach e nonna di Van Niekerk – mentre Usain Bolt è stato insignito del President's Award da parte del n° 1 IAAF Sebastian Coe.
RM
Uno score simile – primato mondiale a parte - a quello di Nafissatou Thiam nell'eptathlon, che si è aggiudicata il premio femminile. Nel 2017 la 23enne belga ha rotto il muro dei 7mila punti nelle sette fatiche, impresa che sin qui era riuscita solo all'americana Joyner-Kersee e alla svedese Kluft. A ciò si aggiungono l'oro mondiale a Londra e, nel pentathlon, l'oro europeo indoor. Messe in fila l'astista greca Ekaterini Stefanidi, campionessa di tutto nelle ultime due stagioni e quarta performer di sempre con 4.91, e l'etiope Almaz Ayana, detentrice del premio e oro nei 10mila sia nei mondiali che a Rio.
Rising Star 2017 – ossia rivelazione dell'anno – sono il norvegese Karsten Warholm e la venezuelana Yulimar Rojas, campioni iridati nei 400 ostacoli – il più giovane di sempre – e nel salto triplo. Allenatrice dell'anno la 75enne Ans Botha – coach e nonna di Van Niekerk – mentre Usain Bolt è stato insignito del President's Award da parte del n° 1 IAAF Sebastian Coe.
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