Il Giro d'Italia torna a primavera: tre tappe in Romagna
Si parte a Torino e si chiude a Milano, in entrambi i casi con una crono. 21 tappe, dall'8 al 30 maggio.
Il grigiore dell'autunno resterà un brutto ricordo da pandemia, perché cassato il 2020 il Giro d'Italia torna ad essere la corsa di primavera. L'edizione n°104 si fa dall'8 al 30 maggio, 21 tappe con 3450 km da nord a nord, da crono a crono. Due le corse contro il tempo, entrambe individuali, una in apertura e una in chiusura. Si comincia con quella di Torino, prima capitale di un'Italia che fa 160 anni. E si chiude con la Senago-Milano, 30 km scarsi con incoronazione del vincitore sotto al Duomo.
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Non solo l'Unità, sono tanti gli omaggi di questa edizione e due tirano in ballo la Romagna, presente in tre tappe. Nella 5° del 12, frazione per velocisti da Modena a Cattolica. Nella 12°, la Tappa Bartali del 20 che da Siena passa per le terre del fu fuoriclasse e dell'ex CT Alfredo Martini – nato un secolo fa – e termina a Bagno di Romagna. E nella 13° del giorno seguente, che commemora i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri andando da Ravenna – città in cui è sepolto – a Verona.
Due gli sconfinamenti: in Slovenia nella Grado-Gorizia e in Svizzera nella Verbania-Valle Spluga/Alpe di Motta, le penultime tappe della seconda e terza settimana. La Wine Stage, dedicata al Brunello, sarà la 11, una Perugia-Montalcino con un finale dai molti tratti sterrati. Capitolo montagna: il primo arrivo in salita è quello della quarta frazione Piacenza-Sestola, ma è dopo la Tappa Dante che si farà sul serio. Torna il traguardo sullo Zoncolan – versante di Sutrio – nella giornata 14, con via a Cittadella. Il meglio della pedalata verticale si avrà nell'ultima della seconda settimana, col tappone dolomitico Sacile-Cortina d'Ampezzo (un omaggio alle Olimpiadi Invernali 2026): ci saranno il Pordoi (Cima Coppi) il Passo Fedaia (Montagna Pantani) e il Passo Giau.
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