Se è vero come è vero che il Tour è partito dall'Italia, non fa specie né notizia che il Giro parta dall'Albania. E' il ciclismo 2.0, globalizzato, meno attento alla vena romantica e comunque sempre nel cuore della gente. Via il 9 maggio ad un'edizione della corsa rosa che si presenta completa a dura. I dettagli resi noti nel corso della presentazione romana all'Auditorium del Parco della Musica, hanno rivelato che se il chilometraggio ricalca quello dell'edizione 2024, il dislivello è decisamente più marcato. Due crono individuali, sei appuntamenti per velocisti, otto frazioni mosse e cinque tapponi. Partenza da Tirana, dunque e prime 3 tappe in Albania, poi il riposo, il trasferimento in Puglia e primi traguardi italiani che sono appuntamenti segnati in rosso dalle squadre dei velocisti. Ma è nell'ultima settimana, durissima, che il Giro si deciderà. Ci sono il Monte Baldo sul Lago di Garda, Bormio con la Montagna Pantani, Champluc in Val d'Aosta, il Sestriere, Cima Coppi con 8 chilometri di sterrato e il Colle delle Finestre. Chi non spinge sui pedali non ha chance di arrivare in rosa al gran finale di Roma. Presentato contestualmente il Giro d'Italia Women che porterà le migliori atlete del mondo a sfidarsi dal 6 al 13 luglio, da Bergamo a Imola con spettacolare finale all'autodromo Enzo e Dino Ferrari. Da segnalare la seste tappa, la Bellaria-Orciano di mercoledì 10 luglio, che prevede anche il passaggio a San Marino che il gruppo affronterà dal confine di Gualdicciolo per poi uscire da Cerbaiola verso Mercatino Conca, dopo un Gran Premio della Montagna in Repubblica.