36 anni dopo quell’incredibile 4-3, ma anche 24 dopo la notte di Madrid. C’è sempre un’Italia-Germania ad accendere un mondiale, a distribuire trionfi e fallimenti. Ci sono Italia e Germania a ricordare a tutti che il calcio vero si gioca in Europa. Con tanti saluti alle Equipo de Sempre, Brasile e Argentina, che hanno già preso l’aereo per tornare da dove son venute. Si è sbloccato Toni e adesso Lippi se lo coccola, e chiama Totti ad armarlo. Lo ha aspettato per averlo in forma di qui in poi e quella del 'pupone' è una scommessa in scadenza: o si va alla cassa stasera o si va a casa. Non ce la fa Nesta, ma ritorna Materazzi. Difficile far gol all’Italia. Di là ci sono i tedeschi, guidati dal meno tedesco dei tecnici. Intanto perché vive in Florida e poi perché non si gonfia di birra: stava sulle scatole a tutti, Klinsamm. Poi ha cominciato a vincere ed è diventato anche bello. La febbre sale, alle 21 si fermano due paesi. Due paesi che credono che il calcio vero risieda lì. Anche se i tedeschi hanno scritto le loro sentenze. Siamo tutti come Moggi, per loro. Vedremo. Certo, c’è un sistema da rifondare. Ma anche una semifinale. Un pallone, un campo. Ricominciamo di lì.
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