ATLETICA

Jacobs punta il bis: "A Parigi per un altro pezzo di storia"

Il campione olimpico di Tokyo punta a una conferma riuscita, nei 100 piani, solo a Bolt e Lewis. E sul record del giamaicano: "Come lui ha battuto il precedente, qualcuno batterà il suo".

La storia – d'Italia – l'ha già fatta, adesso però Marcell Jacobs punta ancora più in alto. L'oro di Tokyo – bissato in staffetta - l'ha reso il primo azzurro campione olimpico nei 100 metri, nonché, a livello globale, l'uomo da battere. E da abbattere: dopo le accuse di doping degli inglesi - poi, per karma, privati dell'argento olimpico della 4x100 proprio per doping – ora l'attacco dell'oro iridato Fred Kerley, che ne sbeffeggia la presenza alle competizioni indoor. Polemiche di poco conto, infatti Jacobs – nel frattempo anche oro Europeo all'aperto e Mondiale indoor – fa spallucce e guarda avanti. In particolare a Parigi, dove, tra un anno, potrà provare a confermarsi campione olimpico dei 100 piani: un'impresa sin qui riuscita solo a due leggende come Usain Bolt, 2008-'12-'16, e Carl Lewis, '84-'88.

L'orizzonte, per ogni centometrista, resta ovviamente quel fenomeno assoluto di Lightning Bolt: unico capace, tra Londra e Rio, di una doppia doppietta olimpica 100-4x100 – e non fosse per il doping di un compagno, con Pechino sarebbe stato tris – e detentore di un record del mondo che resiste a ogni assalto. Il 9” 58 del Mondiale di Berlino resiste da 14 anni e ha un'aura di infrangibilità, ma Jacobs non è d'accordo: "Come Usain Bolt è riuscito a battere il precedente, arriverà qualcuno, spero di essere io - dice ridendo - a battere il suo. È molto difficile perché è un record super impegnativo che resiste dal 2009, come quello dei 200 è di un livello incredibile".

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