L'ascesa di Jannik Sinner: ora è 2° e ha Djokovic nel mirino
Scavalcato Alcaraz, la stagione della terra rossa può portare l'azzurro in cima alla classifica.
Masters 1000 Toronto, Coppa Davis, Australian Open, Masters 1000 Miami, oltre all'argento alla ATP Finals e i successi nei 500. Con la netta accelerazione da agosto in poi Jannik Sinner è passato definitivamente da promessa a campione conclamato e adesso manca solo l'ultimo passo: il primato nel Ranking. Col successo in Florida ha tolto il 2° posto a Carlos Alcaraz e davanti è rimasto solo Novak Djokovic, l'ultimo fuoriclasse della vecchia generazione a non aver ancora issato bandiera bianca.
La forbice è di 1015 punti, se si parla di classifica ATP, se invece si guarda la race per le Finals, la classifica del 2024 che assegna i posti per le finali di Torino, la musica è decisamente diversa. Qui Sinner è nettamente in testa, forte di un ruolino quasi immacolato da 22 successi in 23 partite (con a corredo tre titoli, lo Slam australiano, Miami e il 500 di Rotterdam): 3900 punti, in pratica le Finals di fine stagione sono assicurate. Seguono, ben staccati, Medvedev e Zverev, mentre Djokovic è appena 12° a quota 910: 3mila – quasi precisi – in meno dell'azzurro, a oggi l'ultimo avversario che ogni tennista spera di trovarsi davanti.
A questo punto, se i tempi sono maturi per il cambio in vetta lo deciderà la stagione della terra rossa, che si apre il 7 aprile con, in successione, i 1000 di Montecarlo, Madrid e Roma, oltre al 500 di Barcellona. Poi, dal 26 maggio, l'evento principe, quel Roland Garros di cui Djokovic è campione in carica, mentre Sinner è reduce da un 2° turno. Altri tempi e a livello di classifiche fa tanta differenza, perché se in questi tornei Djokovic dovrà difendere 2315 punti – e Alcaraz 2265 – l'allora acerbo Sinner ne totalizzò 585: se dovesse confermare anche sulla terra rossa il passo attuale, dopo Parigi l'Italia potrebbe avere, finalmente, il suo primo n°1 al mondo.
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