L'Italia trionfa nella Billie Jean King Cup, "Un sogno diventato realtà"
Da giovedì tocca alla squadra maschile difendere il titolo conquistato un anno fa.
Nei 12 mesi magici del tennis tricolore mancava solo la rivincita della nazionale femminile, ed eccola qua. In attesa di difendere la Coppa Davis, l'Italia si mette in bacheca la Billie Jean King Cup: con la Slovacchia bastano i singolari, un 2-0 firmato da Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini. Successi netti: la 24enne verucchiese, al debutto nel torneo, ha superato 6-2 6-4 Viktoria Hruncakova; la stella della squadra, quest'anno già finalista di Roland Garros e Wimbledon e oro olimpico nel doppio a Parigi, ha liquidato 6-2 6-1 Rebecca Sramkova.
Le azzurre “vendicano” la sconfitta in finale del 2023 col Canada e conquistano il titolo per la 5ª volta, dopo il poker di successi in Fed Cup tra 2006 e 2013. 11 anni dopo la generazione d'oro, tocca a Paolini, Bronzetti, Sara Errani, Martina Trevisan ed Elisabetta Cocciaretto: a guidarle, la capitana Tathiana Garbin. La sua è una bella storia di resilienza considerando che, proprio al termine della scorsa edizione, aveva annunciato di essere in lotta con un tumore raro all'addome, che l'ha costretta a due operazioni lo scorso autunno.
Comincia Bronzetti, appena al 2° singolare nella BJK Cup ma per nulla limitata dalla pressione. Il primo set scivola via liscio, con tre break, un gran dritto e una prova di forza, intelligenza e determinazione. Nel secondo invece Hruncakova reagisce e si porta sul 4-2 e 40-15, nel momento più difficile però la romagnola reagisce, rimonta e la chiude con un parziale di 17 punti a 2. Con l'Italia a tiro di titolo, tocca alla punta di diamante Paolini, che non delude minimamente: Sramkova è 43ª WTA ma può poco contro la n°4, superiore in tutto e per tutto e vincente in circa un'ora, con appena tre giochi concessi. Dunque non serve nemmeno il doppio per fare l'Italia campione del mondo: e ora sotto agli uomini per provare a portare a casa un clamoroso bis.
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