Laureus Awards: Bebe Vio tra i giganti dello sport mondiale
Personaggi del calibro di Claudio Ranieri, Nico Rosberg e Simone Biles si sono alternati sul palco, per ricevere direttamente dalle mani di mostri sacri dello sport mondiale l'ambito riconoscimento. A catturare l'attenzione in sala, per la solarità che il mondo le attribuisce, è stata proprio Bebe Vio, insignita del titolo di miglior atleta paralimpica del 2016, forte delle due medaglie ottenute a Rio de Janeiro nel fioretti individuale – d'oro – e nella prova a squadre – di bronzo. Premio che le è stato consegnato da Alessandro Del Piero, col quale condivide le origini venete.
A movimentare la serata la conduzione di Hugh Grant, ma il parterre sportivo è veramente de rois. Il principe, Alberto, premia Simone Biles, l'asso pigliatutto della ginnastica a cinque cerchi, competizioni nelle quali Phelps detiene il record per numero di medaglie ed ori conquistati: a lui il riconoscimento riservato al miglior sportivo tornato alle gare.
Non manca il tributo a chi nello sport si è distinto per aver aiutato gli altri: Waves for change e Olympic Refugee Team sono i destinatari di questo premio extra agonistico, il più importante di tutti perché non si esaurisce nella mera prestazione sportiva.
Nico Rosberg la sorpresa, o meglio il talento esploso del 2016: tanto intenso dall'essersi immediatamente spento, annunciando il ritiro a poche ore dalla conquista del mondiale di Formula 1.
Al Leicester di Ranieri il premio “Spirito dello Sport”, mentre i Chicago Cubs si prendono il riconoscimento quale miglior squadre, essendo stati in grado di tornare a fregiarsi del titolo in MLB a distanza di oltre un secolo dall'ultima volta.
Chiosa Usain Bolt, il più grande di sempre nell'atletica leggera e nel gotha certo dello sport mondiale che trascende l'incedere del tempo. Manco a dirlo, il giamaicano ha poi coinvolto tutti nella foto di gruppo, dinamica e lanciata verso un 2017 di sport a tutti i livelli.
LP