Il Lecce scatta deciso in avanti con un colpo che ribalta il mondo. E’ Corvia l’uomo che fa sognare i giallorossi, mentre il guardalinee Melloni avvelena il sangue a Emiliano Mondonico inventandosi il gol che di fatto chiude la partita. Che gira intorno ad un altro “non gol”, quello che si divora Cellini al 18’. Alla mezz’ora Corvia è invece bravo a sfruttare il gran lavoro di Marilungo e infilare Pellizzoli per la prima volta. Tanto per puntualizzare, questo Leffe è poca roba. Passoni ha la moviola inserita, la terza linea è legnosa e vulnerabile e davanti Cellini e Ruopolo sono lontani parenti di quelli veri. Ci provano con un po’ di rabbia, i padroni di casa, e vengono stesi dal secondo assistente. Perché sulla bella combinazione Giuliatto aveva incredibilmente sparato sulla traversa e poi sulla riga, un pallone convertito in gol dal guardalinee che corre a metà campo. Nella ripresa qualche scarica di adrenalina e teorica riapertura al gol di Perico che fa sbroccare Mondonico. Il suo “e adesso annullalo” in diretta tv gli vale l’espulsione. Il Lecce si abbassa, rischia zero o quasi zero e aspetta da grande squadra il momento per i titoli di coda. Corvia si inventa un supergol al volo che gli vale doppietta e definitivo 1-3. Oltre ad altri tre passi verso la serie A.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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