Al Lecce posticipo e primato

Il Lecce si riprende la testa al termine di una bella partita, preparata nella prima parte ed esplosa come un fuoco d’artificio nella ripresa. Senza Marilungo, De Canio non rinuncia comunque alle due punte più il trequartista e lo schieramento offensivo produce e qualcosa fatalmente concede. Quando riparte il Padova fa paura, sul finire di tempo il movimento di Rabito sorprende Rosati e cara grazia che ci sia il palo. Ripresa e chi si aspetta solo il Lecce deve far presto a rivedere i piani, perché Jiday al minuto 17 inventa un destro magico da fuori che coglie il bersaglio. A questo punto sale in cattedra l’orgoglio della capolista. Trema ancora sull’idea di Di Nardo, ma sarà l’ultima volta. I giallorossi cambiano marcia e riagguantano la parità grazie ad un rigore. Cesar va dritto su Defendi e dal dischetto Corvia non sbaglia. L’assalto a Fort Apache si conclude a cinque minuti dal gong con una caramella avvelenata di Vives. Tre punti per volare in testa e confermare tutte le ambizioni. Conferme anche per il Padova, che perde, ma anche a Via del Mare da l’impressione di esserci eccome.

Roberto Chiesa

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