Il nuoto agonistico, si sa, non è solo preparazione atletica, non è solo allenamento fisico. Per nuotare ogni giorno ad alti livelli e per fare la differenza oltre alla costanza ed al talento occorre predisporre anche il giusto atteggiamento mentale. Pertanto, con questo spirito, sabato e domenica scorsi si sono svolti gli incontri con il Dott. Mirko Mazzoli.
Il meeting voluto dai Dirigenti e Tecnici della GENS.SM, è stato realizzato con lo scopo di favorire il giusto approccio mentale all’allenamento e alla competizione per poter costantemente migliorare. Infatti, non è un segreto, che per ottenere alte prestazioni in ambito sportivo (come confermato da innumerevoli ricerche)
occorre allenare la mente al pari del corpo. Motivazione, concentrazione, autostima e gestione dello stress possono realmente fare la differenza nelle prestazioni dell'atleta. Scopo dell’incontro col Dott. Mirko Mazzoli (Docente F.I.N.) è stato, fra gli altri, quello di favorire la concentrazione sull'obiettivo da
raggiungere e sulla focalizzazione del risultato. Il progetto, sviluppato dal medesimo docente, era volto a consentire di poter trasferire in acqua, durante la gara, gli allenamenti di abilità psicologiche viste anteriormente in via teorica, quali, ad esempio la tecnica del rallentamento del respiro o la tecnica della visualizzazione (“see and feel”).
Il gruppo dei ragazzi è stato suddivisi in due gruppi per favorirne l’apprendimento, e con il supporto dei Tecnici è stato possibile svolgere anche simulazioni di gara in piscina, dove gli atleti (ragazzi, junior, cadetti e assoluti), dopo le lezioni, si sono tuffati per il consueto allenamento quotidiano. «Siamo certi…” hanno
spiegato i Tecnici, «…che queste lezioni, soprattutto se tenute da docenti autorevoli come il Dott. Mazzoli, debbano necessariamente ripetersi e quanto appreso dagli atleti porterà sicuramente notevoli benefici sia dal punto di vista agonistico che per quanto concerne le normali attività quotidiane di ciascuno dei ragazzi.»
Preme sottolineare che alle lezioni hanno partecipato anche atleti, aggregati GENS.SM, del calibro di Elisa Celli, Marco Paganelli, nonché Simone Sabbioni –detentore del record italiano 100 metri dorso-, perché non si è mai troppo bravi per non doversi migliorare.
Il meeting voluto dai Dirigenti e Tecnici della GENS.SM, è stato realizzato con lo scopo di favorire il giusto approccio mentale all’allenamento e alla competizione per poter costantemente migliorare. Infatti, non è un segreto, che per ottenere alte prestazioni in ambito sportivo (come confermato da innumerevoli ricerche)
occorre allenare la mente al pari del corpo. Motivazione, concentrazione, autostima e gestione dello stress possono realmente fare la differenza nelle prestazioni dell'atleta. Scopo dell’incontro col Dott. Mirko Mazzoli (Docente F.I.N.) è stato, fra gli altri, quello di favorire la concentrazione sull'obiettivo da
raggiungere e sulla focalizzazione del risultato. Il progetto, sviluppato dal medesimo docente, era volto a consentire di poter trasferire in acqua, durante la gara, gli allenamenti di abilità psicologiche viste anteriormente in via teorica, quali, ad esempio la tecnica del rallentamento del respiro o la tecnica della visualizzazione (“see and feel”).
Il gruppo dei ragazzi è stato suddivisi in due gruppi per favorirne l’apprendimento, e con il supporto dei Tecnici è stato possibile svolgere anche simulazioni di gara in piscina, dove gli atleti (ragazzi, junior, cadetti e assoluti), dopo le lezioni, si sono tuffati per il consueto allenamento quotidiano. «Siamo certi…” hanno
spiegato i Tecnici, «…che queste lezioni, soprattutto se tenute da docenti autorevoli come il Dott. Mazzoli, debbano necessariamente ripetersi e quanto appreso dagli atleti porterà sicuramente notevoli benefici sia dal punto di vista agonistico che per quanto concerne le normali attività quotidiane di ciascuno dei ragazzi.»
Preme sottolineare che alle lezioni hanno partecipato anche atleti, aggregati GENS.SM, del calibro di Elisa Celli, Marco Paganelli, nonché Simone Sabbioni –detentore del record italiano 100 metri dorso-, perché non si è mai troppo bravi per non doversi migliorare.
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