La novità è che è stato messo nero su bianco che “al momento della riforma dei campionati” la divisione dei diritti televisivi verrà rivista. La Lega Pro ritiene ‘positiva’, questa nuova formulazione e lo sciopero minacciato per domenica è rientrato. Il Presidente Macalli aveva precedentemente preparato un fax da inviare alle 85 società di Prima e Seconda Divisione per invitarle a non scendere in campo nel prossimo turno di campionato. La partita si gioca sui diritti televisivi da ripartire nella misura del 10% secondo la legge Melandri, dalla serie B a scendere. Al momento la fetta più grande di questa torta (il 7,5%) dovrebbe andare al campionato cadetto mentre alla Lega Pro sarebbe destinato solo l’1,2% con il restante 1,3% diviso tra Dilettanti e Fondazione. Macalli non è per la quale, ed è da tempo che chiede che alla Lega Pro venga assegnato il 3% sui diritti Tv. Richiesta fino ad ora non ascoltata. Da qui l’idea di bloccare i campionati, ora però si è aperto uno spiraglio,da qui la decisione di giocare regolarmente domenica.
Lorenzo Giardi
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