Un San Marino trasformato, nello spirito e nel gioco, espugna con pieno merito il “Tursi” di Martinafranca e conquista tre punti fondamentali nella lotta alla salvezza. I Titani sono passati in vantaggio nel primo tempo, con un colpo di testa di D’Angelo, e hanno raddoppiato in apertura di ripresa grazie alla prima rete stagionale del centravanti Ligori. La partita si riapre solo nel finale, con un rigore di Cardascio, assegnato per un fallo di mano di Florindo. Finisce 1-2: per il tecnico Nicoletti è la seconda vittoria esterna su tre partite.
Il commento
Da Martinafranca arrivano 3 punti di sutura ad una classifica che adesso può rimarginare. Il San Marino coglie il secondo successo esterno della gestione Nicoletti e aggancia il gruppo delle pericolanti. E' un po’ quello che chiedeva il tecnico. Aspettare il mercato per ripartire voleva dire perdere un altro mese e nessuno se lo poteva permettere. Con 6 punti in 4 partite, quelli del baffo sono numeri da salvezza. E soprattutto distribuiti nel migliore dei modi: vittorie con Giulianova e Martina, che hanno scavato il solco dagli ultimi 2 posti, e sconfitte con Foggia e Avellino, che sono di un altro pianeta, forse semplicemente di un’altra categoria e comunque destinate ad un altro campionato. E’ fuori discussione che il San Marino dovrà alzare il suo tasso tecnico, intanto, però, la squadra ha cambiato spirito. E lo ha fatto pescando e ripescando anche giocatori non sempre valorizzati nella passata gestione. Senza Villa, Tedoldi e Ceccarelli, con Faieta febbricitante, i Titani hanno trovato i gol di D’Angelo e Ligori. Una settimana dopo Abate e tre dopo Giorgetti. Segno che il gruppo va migliorato nei piedi, ma è sano di testa. E si applica. Segno di maturità, che è una bella garanzia. Non di salvezza - quella sarà da conquistare probabilmente all’ultima giornata - ma garanzia di stare lì fino alla fine, di lavorare sugli errori, di reagire alle sconfitte che arriveranno, sapendo che la domenica dopo potrà andare diversamente. C’è un San Marino che dovrà arrivare all’obiettivo attraverso tante battaglie e la sensazione è che, finalmente, abbia indossato l’elmetto.
Il commento
Da Martinafranca arrivano 3 punti di sutura ad una classifica che adesso può rimarginare. Il San Marino coglie il secondo successo esterno della gestione Nicoletti e aggancia il gruppo delle pericolanti. E' un po’ quello che chiedeva il tecnico. Aspettare il mercato per ripartire voleva dire perdere un altro mese e nessuno se lo poteva permettere. Con 6 punti in 4 partite, quelli del baffo sono numeri da salvezza. E soprattutto distribuiti nel migliore dei modi: vittorie con Giulianova e Martina, che hanno scavato il solco dagli ultimi 2 posti, e sconfitte con Foggia e Avellino, che sono di un altro pianeta, forse semplicemente di un’altra categoria e comunque destinate ad un altro campionato. E’ fuori discussione che il San Marino dovrà alzare il suo tasso tecnico, intanto, però, la squadra ha cambiato spirito. E lo ha fatto pescando e ripescando anche giocatori non sempre valorizzati nella passata gestione. Senza Villa, Tedoldi e Ceccarelli, con Faieta febbricitante, i Titani hanno trovato i gol di D’Angelo e Ligori. Una settimana dopo Abate e tre dopo Giorgetti. Segno che il gruppo va migliorato nei piedi, ma è sano di testa. E si applica. Segno di maturità, che è una bella garanzia. Non di salvezza - quella sarà da conquistare probabilmente all’ultima giornata - ma garanzia di stare lì fino alla fine, di lavorare sugli errori, di reagire alle sconfitte che arriveranno, sapendo che la domenica dopo potrà andare diversamente. C’è un San Marino che dovrà arrivare all’obiettivo attraverso tante battaglie e la sensazione è che, finalmente, abbia indossato l’elmetto.
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