Megavalanche: Absalon davanti a tutti nella discesa a picco sull'Alpe d'Huez

Per vedere i protagonisti del Tour de France lanciare l'attacco all'Alpe d'Huez sarà necessario attendere ancora una dozzina di giorni. Intanto – sempre su due ruote, ma in senso e stile completamente inverso – l'alpe ha salutato 500 biker, atleti, pazzi – chiamateli come volete – che si sono sfidati nella 20° edizione della Megavalanche dell'Alpe d'Huez, con partenza dal ghiacciaio ed arrivo nella cittadina che presta il nome al colosso alpino.
Amare il rischio, forse, non è sufficiente. L'adrenalina non basta a giustificare questi 179 amatori e 321 competitivi che si sfidano sulle ripidissime discese dell'alpe, scivolando e cadendo fin troppo spesso sul ghiacciaio.
Lasciata la neve per roccie e sabbia, i più temerari arrivano a giocarsi la vittoria di tappa anche attraversando ruscelli alpini e ponti improvvisati, in una prova che sottopone a disumani sforzi il proprio corpo.
Dal nostro punto di vista, la spettacolarità delle immagini vale la pena. La vale – eccome – anche per Remy Absalon, che ha tagliato il traguardo di 39 secondi di vantaggio su Thomas Lapeyrie e 47'' su Yoann Barelli. Tra gli amatori tempi più alti, ma soddisfazione altrettanto estrema: vince Lucas Frigout davanti a Benjamin Jolly e Julienne Renaud. Il primo degli italiani in una fittissima selva di francesi è Fulvio Berzolla, che correrà in casa nel prossimo – pazzo – appuntamento con la Magavalanche, previsto per i primi due giorni di agosto a Cervinia.

LP

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