Milano rimontata: la Consultinvest Pesaro mette la terza
Una sfida bruttina, che sembrava già in mano alle Scarpette Rosse: dopo un primo quarto equilibrato e chiuso con Pesaro avanti di uno grazie ai 7 punti di Austin Daye, gli uomini di Repesa hanno preso in mano le redini della partita arrivando fino al 46-55, massimo vantaggio segnato dalla schiacciata di Jamel McLean – top scorer di serata con 24 punti a referto.
Lì si è vista la metamorfosi – specie a livello mentale e caratteriale – della Consultinvest, che seppur in buona parte, si scopre non del tutto dipendente da Austin Daye: nel parziale di 16-4 che ribalta le sorti dell'incontro del texano c'è un solo lay-up, l'unico canestro firmato nell'ultimo parziale dall'ex Spurs, che chiude comunque in doppia doppia con 19 punti e 10 rimbalzi, condita da 3 degli 8 assist totali di Pesaro.
Paolini limita la rotazione a 9 giocatori, di cui solo 7 in campo almeno 10 minuti: tra questi Semaj Christon, che mette insieme 15 punti e 5 rimbalzi. Clamoroso l'impatto di Trevor Lacey: dei 21 punti messi a referto dall'ex North Carolina State, ben 11 arrivano nell'ultimo e decisivo parziale, quello della riscossa pesarese.
Milano ci mette molto del suo, pagando a caro prezzo l'assenza dei suoi specialisti del tiro da fuori, Gentile su tutti: basti pensare che Lafayette se n'è presi 10 mettendone uno soltanto. L'Olimpia non ammazza una partita che era chiusa e Repesa non la prende bene, tanto da evitare i microfoni nel post partita.
Il finale dice 69-66 Pesaro: “Voglio battere Milano come faceva papà” - aveva dichiarato Austin Daye alla Rosa nei giorni precedenti la sfida. Bhé, il desiderio si è avverato e costituisce anche la prima vittoria di Ario Costa da presidente della VL contro l'Olimpia.
Nella giornata che sancisce lo stop delle tre capolista (Milano, Cremona e Reggio Emilia), la Consultinvest Pesaro si candida a rivestire il ruolo di mina vagante del torneo: la terza vittoria consecutiva in campionato non deve far perdere la bussola ai tifosi – romantici per definizione, con tutto il ventaglio emozionale che il termine comporta – ma certo questo roster, puntellato a dovere con gli innesti di Shepherd e soprattutto Daye, vale molto più di una lotta sul ciglio del burrone che – per inciso – è oggi distante 4 punti. A Pesaro del resto sono #ProntiATutto, forse – anzi è sicuro – anche a recitare un ruolo di maggior spessore in questa divisione.
LP