Milano-Sanremo, capolavoro Van Aert su Alaphilippe
Il belga bissa il successo nella Strade Bianche prevalendo di mezza ruota sul detentore della classica, ripreso dopo lo strappo in uscita dal Poggio.
Coi velocisti puri andati in fumo tra Cipressa e Poggio, la Milano-Sanremo più lunga degli ultimi anni snobba la volata di gruppo e si risolve in una singolar tenzone da fiato sospeso. Ad aggiudicarsela è il signore delle corse post lockdown, Wout Van Aert, già in trionfo nella Strade Bianche e sontuoso nel prevalere d'uno spigolo sul detentore Julian Alaphilippe.
A far da prologo al duello tra i due – nella parte alta dei 305 km di gara - c'è il lungo assolo di un quintetto italiano: Bais, Boaro, Tonelli, Cima e Frapporti, scattati all'inizio – insieme a Carretero e Mazzucco – e in scatto solitario fino a 35 km dall'arrivo, quando parte la gara vera. Senza Trentin, già tagliato fuori in una caduta di gruppo. Il primo scoglio, il Cipressa, vale per far saltare i velocisti, in primis Gaviria ed Ewan, ma non scopre le carte: Ciccone attacca ma non punge, mentre Mosca e Vliegen si prendono 11” evaporati in fretta, un destino poi toccato pure a Oss. Sul Poggio stessa storia per Moscon, Brambilla e Stybar, ma con la discesa cominciano le manovre vere: Alaphilippe strappa ma senza fare il vuoto, così, mentre il gruppo arranca e s'arrende, Van Aert resta freddo, lo va a riprendere e gli s'incolla, trovando, sul finire, quel pizzico d'energia in più per prevalere. Il gradino del podio riservato agli altri va a Mathews Mathews, che ha la meglio su Sagan.