Mondiali di basket: Francia e Serbia in finale

Mondiali di basket, consigli per l'uso: non dare mai nulla per scontato. C'è da giurare che Juan Orenga e Ruben Magnano abbiano imparato la lezione, pagando però il salatissimo prezzo dell'eliminazione nei quarti.
Procedendo cronologicamente: Serbia – Brasile è la sfida delle 18:00 all'Arena di Madrid, dove i verdeoro scendono con i favori del pronostico. La capacità di lottare e soffrire dei serbi, però, è una variabile che i sudamericani non tengono in considerazione. Non che tecnicamente i balcanici non ci siano, tutt'altro: Teodosi? sfodera una prestazione da stropicciarsi gli occhi, guidando i suoi alla semifinale mondiale. Saranno 23 punti in poco meno di 29 minuti per il play del CSKA Mosca, che dispensa anche 4 dei 19 assist serbi. Il Brasile è annichilito, e può fare poco o nulla per contrastare le trame avversarie. Dopo aver chiuso il primo tempo sotto 37-32, gli uomini di Magnano non sono riusciti a rimettersi in carreggiata, mollando in un terzo quarto da 29-12 che ha proiettato la Serbia di Sasha Djordjevi? in semifinale, esattamente come 4 anni fa ad Istanbul.
Torna invece tra le Top Four a distanza di 60 anni la Francia: i transalpini si impongono in un match ad alto contenuto nervoso, a bagno in un contesto ambientale da far accapponare la pelle. La palla a due di Madrid – alle 22:00 – vedeva infatti opposti i padroni di casa della Spagna, accreditata quale potenziale tagliateste per una finalissima con gli States. I sogni di ripetere l'exploit del Giappone nel 2006 naufragano sotto i colpi di una Francia priva pure di un certo Tony Parker, che gli equilibri li sposta in NBA.
Decisivo l'ultimo quarto, decisivo Thomas Heurtel: il vice Parker non fa rimpiangere il campione assente, appoggiandosi sui chili e sulla potenza di Boris Diaw.
Male la Spagna, cui non basta la solita sostanziosa prestazione di un mostro come Pau Gasol: evidentemente il 2014 non è l'anno mondiale per le Furie Rosse. Dal Brasile alla penisola iberica, la delusione corre tra le rambla: 65-52 – per l'altro verso della medaglia – è la cifra della gioia transalpina.

LP

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