Mondiali ciclismo: Bystrom iridato Under 23
Tutto da rifare, tutto da vedere. Inizia la gara tattica e strategica, con gli uomini di punta di ogni team possibili candidati alla maglia arcobaleno. Merito anche dell'eritreo Kudus, che completa il recupero del gruppone. Sono in sedici ora ad attaccare, col tedesco Zepuntke tornato a condurre. Ma ad avere tutto sotto controllo è il team australiano, con ben sei corridori nei punti chiave. Il francese Ledanois prova il gran colpo, ma il gruppo condotto dai canguri non molla: ad una manciata di kilometri dall'arrivo, sono 80 i corridori racchiusi in 14'' con una chance mondiale.
Ad uscire dagli schemi australiani, che lasciano Ledanois al suo destino, sono Ramirez e Silva, che riprendono e sorpassano il transalpino. Ma il colpaccio è norvegese: a qualche centinaio di metri dal traguardo, ecco l'attacco decisivo di Sven Erik Bystrom. Lo scandinavo diventa imprendibile per il gruppo australiano, che non porta a casa nulla più della piazza d'onore con Caleb Ewan, secondo per un soffio davanti a Kristoffer Skjerling, che rende indimenticabile il venerdì del team norvegese.
Un giorno che non scorderà, esattamente come Amalie Diderikson, campionessa mondiale Juniores per il secondo anno consecutivo. Alle spalle della 18enne danese l'azzurra Sofia Bertizzolo, sconfitta nella volata iridata. La polacca Skalniak si aggiudica invece il bronzo mondiale in una corsa caratterizzata da tante cadute al primo giro.
LP