Mondiali su pista, Coledan sfiora l'impresa

Avvio in chiaroscuro per gli italiani ai Mondiali in Colombia. Deludono Viviani e la Bronzini, Coledan a un passo dalla medaglia.

C'è poco azzurro nella Colombia del mondiale su pista. C'è poca Bronzini, solo nona nell'inseguimento, e c'è poca fortuna per Marco Coledan nemmeno bronzo eppure a 1 secondo e mezzo dalla finale per l'oro. E l'impressione del C.T. Villa è che senza quel ventaccio alzato all'improvviso quel testa a testa con lo svizzero Kueng sarebbe stato buono per il titolo. Coledan ha solo 25 anni e in quattro mesi ha vinto una gara di Coppa del Mondo (all'Italia non succedeva da 16 anni) e quinto al mondiale. Le prospettive sono buone. Male Viviani quindicesimo nello scratch. Per il resto show nel keirin del francese François Pervis, primatista del mondo dei 200 lanciati e del km che si candida per la tripletta, con il colombiano Puerta capace di scatenare, col suo argento, un entusiasmo pazzesco in tribuna.
Sofferto successo dell’australiano Alexander Edmondson nell’inseguimento, con un tempo - 4’2che accresce ancor più il rammarico in casa Italia per il pur brillantissimo 5° posto nella qualificazione mattutina di Marco Coledan. Tra le donne, nei 500 l’eterna australiana Anna Meares, pur sconfitta dalla tedesca Miriam Welte, ha infilato la 22esima medaglia mondiale della carriera, e ora è a due soli podi dall’incredibile record di Chris Hoy. In chiusura è arrivato poi la sofferta vittoria nell'inseguimento a squadre femminile del quartetto britannico spaventato ma non battuto dal Canada.

R.C.

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