Mondiali rugby, Australia in finale: Argentina ko, ora il "derby" con la Nuova Zelanda
Un successo meritato quello dell'Australia, in vantaggio fin dal primo minuto. Il cronometro infatti segna 1:03 quando Simmons intercetta un passaggio avventato di Sanchez e va a segnare la prima delle quattro mete australiane. Foley trasforma ed è subito 0-7. Onore comunque all'Argentina, che grazie a cinque punizioni vincenti di Sanchez resta in partita fino al 72°, continuando a spingere anche a gara già compromessa.
Il copione del primo tempo, che si chiude sul 9-19, è semplice: l'Australia va in meta e Sanchez accorcia su punizione, il tutto per tre volte. Il secondo squillo dei Wallabies arriva al 10°: passaggio lungo perfetto di Foley per Ashley Cooper, che sfreccia sull'out di destra e si tuffa a fil di bandierina. Foley trasforma ancora ed è 3-14. Sanchez riduce nuovamente il distacco, ma subito dopo i Pumas restano in 14 per un giallo a Lavarini. L'Australia ne approfitta e al 32° cala il tris: azione prolungata sui cinque metri argentini, Giteu tira fuori dal cilindro un assist al bacio ancora per Ashley Cooper, cui non resta che schiacciare in meta.
Inizia quindi il duello dalla piazzola tra Foley e Sanchez, dal quale esce vincitore l'argentino. L'australiano non trasforma la terza meta dei suoi e non è perfetto nemmeno nella ripresa, sbagliando il primo dei due penalties a disposizione. Il “Diez” invece è impeccabile, fa cinque su cinque e al 54° riporta i Pumas sul 15-22, a una meta dagli avversari.
Meta che arriva al 72°, ma la firma è ancora di Ashley Cooper. Il grosso del lavoro però lo fa Mitchell, che partendo da sinistra si beve mezza difesa dei Pumas e serve il compagno. Il passaggio è tutt'altro che perfetto, ma il 14 è liberissimo e ha tutto il tempo per raccogliere l'ovale e depositarlo oltre la linea. Foley stavolta non sbaglia e si arriva al 15-29 finale. Ora sotto col “derby del Mar di Tasmania” con la Nuova Zelanda, che per la prima volta sarà anche l'epilogo della Coppa del Mondo.
Riccardo Marchetti