Mondiali di sci: il Super G alla Fenninger
Il fattore meteorologico è stato decisivo – come confermano Vonn e Maze– nel determinare l'esito della prima gara che - come avrete capito - non ha premiato né la slovena detentrice del titolo, né la campionessa americana.
Distanze impercettibili hanno modellato il primo podio in Colorado, dominato da Anna Fenninger, che bissa l'oro olimpico di Sochi e usurpa il trono di Tina Maze, iridata a Schladming due anni fa. Si tratta della terza medaglia iridata per la Fenninger, dopo il bronzo nel Gigante ottenuto in patria nell'ultima edizione e l'oro in combinata a Garmisch, nel 2011.
“Un sogno che si avvera” – conferma l'austriaca, che continua la positiva tradizione nazionale nel Super G femminile: per l'Austria è il sesto oro iridato in specialità. Alle sue spalle, come anticipato, Tina Maze e Lindsey Vonn, relegate a comprimarie nei festeggiamenti sul podio per appena 3 e 15 centesimi di secondo di ritardo. Basterà Tiger Woods a consolare la Vonn? Di certo è andata peggio a Lara Gut ed Elisabeth Goergl, tra le favorite al via e finite ad un secondo abbondante dal podio senza una spalla su cui piangere al traguardo.
Tra le italiane la nota lieta è Elena Curtoni, che nonostante non sia riuscita a migliorare il sesto posto del Super G di Garmish, ha chiuso tra le prime dieci. Dodicesima Nadia Fanchini e diciottesima Francesca Marsaglia; nota di merito a Daniela Merighetti, che ha voluto esserci nonostante l'operazione alla mandibola sostenuta appena 16 giorni fa: per lei una caduta, fortunatamente senza conseguenze.
Questa sera pista agli uomini con Paris, Innerhofer e Marsaglia al via del Super G dove il super favorito è il detentore del titolo ed idolo di casa Ted Ligety. Si preannuncia una gara accesa e coinvolgente: tutto il contrario insomma della discussa cerimonia d'apertura, che vuoi per la concomitanza col 49° Superbowl, vuoi per le rigide temperature dei 2400 metri su cui è situata Beaver Creek, è stata davvero poca cosa, con organizzazione confusionaria – gli atleti hanno sfilato mischiati – ed incoerenti scelte tematiche, come i poveri artisti in pantaloncini e camicia potranno testimoniare. A scaldare il pubblico ci ha pensato Micheal Franti, nell'attesa di tornare ad ammirare le discese dei campioni della neve.
LP
Nel video l'intervista al norvegese Aksel Svindal, detentore del titolo iridato in discesa libera.