MotoGp, i team si riuniscono in Giappone per fronteggiare la crisi
I motivi sono sempre i soliti, la recessione economica e la necessità di tagliare i costi, con il risultato che la classe regina del Motomondiale, si ritrova con soli 17 piloti al via, uno in meno previsto dal regolamento della Federazione internazionale.
Una crisi che non risparmia nessuno e che ha spinto le case costruttrici a convocare una riunione in Giappone per mercoledì 7 gennaio.
All’ordine del giorno, ovviamente, le modalità per uscire dal tunnel e le linee guida per una immediata riduzione dei costi.
“Bisogna risparmiare - annuncia il team manager Fausto Gresini - lo sto dicendo da mesi ma nessuno mi ha mai dato retta, c’è addirittura chi parla di progetti per il 2010 ed invece bisogna pensare al 2009 e bisogna farlo subito. Quest’anno sarò costretto a mettere mano al portafoglio - aggiunge Gresini - ma non è il sistema giusto per andare avanti, soprattutto per i team privati”.
E sono proprio questi, ad incontrare le maggiori difficoltà.
Gli sponsor stanno facendo marcia indietro e le conseguenze potrebbero essere davvero pesanti.
La Wudy ha abbandonato il team satellite della Yamaha, mentre Alice ha ridimensionato l’impegno con la Ducati-Pramac.
“Nonostante tutto le nostre moto affidate alle scuderie private saranno regolarmente in pista” ha annunciato il team manager della Ducati, Livio Suppo. Di questi tempi, è già una bella notizia.
Palmiro Faetanini