Motomondiale: nelle tre classi ancora tutto da decidere per la conquista del titolo

Non c’è un padrone. Quando mancano 6 Gran Premi alla fine della stagione, nelle tre classi del mondiale regna l’incertezza più assoluta per quanto riguarda l’assegnazione del titolo iridato. Nella motogp Lorenzo, che sembrava il designato fino a qualche Gran Premio fa, si trova insidiato da Dani Pedrosa. 56 i punti di differenza; erano il doppio un mese fa. La Honda pare aver trovato le soluzioni giuste per mettere in difficoltà la Yamaha di Lorenzo. In 125 il leader Marquez cade e si fa sopravanzare in classifica da Espargaro e Terol, rispettivamente primo e secondo ieri nel GP di Aragon. Terol 208 punti; Espargaro 202; Marquez 197. Sarà battaglia fino alla fine. Dulcis in fundo la Moto 2, classe dove la situazione in classifica del leader, Toni Elias, è quella meno in discussione. 224 i punti dello spagnolo; 148 quelli di Julian Simon, secondo; 4 in più di Iannone, buon terzo. Ancora una volta sfortunato Alex De Angelis, al quale consiglieremmo un bel giro a Sarsina. Terzo tempo e prima fila in partenza. Poi in gara il problema del chatter, vale a dire la vibrazione di una o entrambe le ruote che porta a una perdita di tenuta del mezzo. Risultato: moto inguidabile e ritiro al sesto giro, dopo una scivolata, mentre era in quinta posizione. Al momento non c’è ancora un accordo con il team Jir per finire la stagione ma in questi giorni è probabile che si lavori per raggiungerlo. In bocca al lupo. Alex ne ha bisogno.

Piero Arcide

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