Dall’altro pianeta da dove fa capolino, l’Inter scopre al San Paolo le sofferenze di questo mondo. E regge, frena ma esce con un punto di spessore contro un Napoli praticamente perfetto che Mazzarri ha davvero travestito da grande. La famosa mentalità del metro su metro che per lunghi tratti porta alla superiorità numerica a centro campo riferisce di una squadra petto in fuori che la se gioca alla grande contro la prima forza del campionato. Una scelta migliore anche di quella di Mourinho che senza rombo con Snejder e Pandev alle spalle di Milito non ha garantito al centravanti i rifornimenti necessari. Di più. Nel secondo tempo è stata l’Inter a far due conti a gestire un pari che va benissimo per l’economia della classifica ma che scalfisce un po’ l’immagine dell’ammazza campionato. Nel senso che lo scudetto non ha altri pretendenti ma la parata militare, lo sfogio dei carri ipotizzato fino al pareggio di Parma si è ora trasformato in una leadership sportivamente indiscussa ma con qualche avversario che almeno ha la forza di tossire.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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