Il Gallipoli bastona le ambizioni del Modena e si fa preferire nel primo dei due posticipi. La squadra di Giannini si permette anche il lusso di sprecare prima del gol partita e in definitiva si merita una classifica impensabile alla vigilia del campionato alla luce dei continuamente annunciati e mai concretizzati passaggi di proprietà. Palla a terra e ritmo elevato, vin da pensare guaia se i pugliesi fossero provvisti di un attaccante da doppia cifra. Un Modena timido e tratti anche poco convinto prova solo in avvio di ripresa a metter la testa fuori dal guscio, ma è un fuoco di paglia e viene punito a venti dalla fine. L’uscita a farfalle di Alfonso è manna dal cielo per il vecchio D’Aversa. Apolloni si lamenta per un fallo su Catellani che in realtà è qualcosa in più di niente, ma non è serata per il Modena.
L’altro posticipo è un derby toscano che conferma gli enunciati della vigilia. Il Grosseto ha ammortizzato la partenza lenta e lassù ci può davvero stare. L’Empoli ha sempre una doppia versione di sè: schiacciasassi in casa, tossicchiante in trasferta. Il gol partita è una carambola fantozziana dove entrano nell’ordine tibia, pancia, petto e collo. Una specie di bancone del macellaio con Pinilla ancora una volta decisivo.
Roberto Chiesa
L’altro posticipo è un derby toscano che conferma gli enunciati della vigilia. Il Grosseto ha ammortizzato la partenza lenta e lassù ci può davvero stare. L’Empoli ha sempre una doppia versione di sè: schiacciasassi in casa, tossicchiante in trasferta. Il gol partita è una carambola fantozziana dove entrano nell’ordine tibia, pancia, petto e collo. Una specie di bancone del macellaio con Pinilla ancora una volta decisivo.
Roberto Chiesa
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