Non c’è solo Cesca è il messaggio che arriva dal Nanni

Non c’è solo Cesca è il messaggio che arriva dal Nanni.
Fino al derby si era vista una piccola squadra attaccata al suo gigantesco attaccante. Sulle sue larghe spalle tutto il peso di una formazione tatticamente balbettante, a tratti abulica, spesso perforabile.
Nel calcio serve una molla per far scattare lo stato di grazia che, all’improvviso può permettere di diventare inossidabili e soprattutto sicuri dei propri mezzi. Questa molla può essere scattata dopo la vittoria,esclusivamente ottenuta, da Alessandro Cesca con la Sangiustese. Al Nanni infatti, si è vista una squadra che sapeva quello che voleva fin dalle prime battute. Mai visto un Grassi così. Alla sua riconosciuta qualità ha aggiunto determinazione e cattiveria agonistica. Roberto Massaro, alla prima recita dall’inizio sembrava un veterano. Testa, ha le chiavi del centrocampo, Poletti polmoni inesauribili e grande dinamismo. Ancora indietro Pedruzzi che avrebbe bisogno di tirare il fiato. Scotti Tafani e Pennucci hanno una continuità di rendimento ineccepibile. Ligi e Bergamini partita dopo partita stanno completando l’affiatamento. Alle spalle del “mostro” come è stato ribattezzato,Cesca, dai compagni, comincia ad intravedersi una struttura. Il copione appare pronto. L’intento e l’obiettivo di Alberigo Evani è quello che qualsiasi interprete lo reciti a memoria, solo così l’assoluto protagonista può togliersi qualche responsabilità.

Lorenzo Giardi

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