Mentre il mondo si arrovella il cervello in merito al virus Zika e Thomas Bach si affretta a garantire che “nessun paese diserterà”, partono in Norvegia i Giochi Olimpici – qui invernali – dei campioni del domani. Quella scandinava è la seconda edizione degli Youth Olympic Games, dopo il successo riscontrato nella prima di Innsbruck.
Nella serata di ieri la cerimonia d'apertura, che ha aperto il programma di 15 sport per 210 medaglie totali, tra bob, sci nordico, cross-country, biathlon e naturalmente lo sci alpino, dove anche San Marino piazza il suo asso: Alessandro Mariotti.
Fresco del titolo di campione sammarinese, il 17enne biancazzurro si destreggerà tra le porte norvegesi nelle gare di Slalom Gigante e Speciale, a partire da mercoledì prossimo. Un background internazionale, Mariotti, già ce l'ha: una partecipazione alle quali dei mondiali di Vail & Beaver Creek vale lo scotto dell'emozione, che – come ha sottolineato alla vigilia della partenza – è persistente quando si rappresenta il proprio paese in contesti di questa portata e prestigio.
Hockey su ghiaccio e curling hanno già tenuto a battesimo le competizioni, nella prima parte della giornata di ieri. I fenomeni del futuro sono qui, in quella che si può definire in tutto e per tutto una vetrina per questi giovani talenti.
Cerimonia sobria, fredda come tutto intorno, in stile nordico che più nordico non si può al Lysgardsbakken Ski Juming Arena. Semplice ed efficace la coreografia, completata dall'accensione del braciere affidata ad una tedofora d'eccezione: l'olimpionica dello sci di fondo, che a queste latitudini sta tra sport nazionale e confessione religiosa, Marit Bjørgen, ha passato la torcia alla principessa Ingrid Alexandra, che come suo padre 22 anni or sono – in occasione delle Olimpiadi Invernali del 1994 – ha avuto il compito di dichiarare aperti i giochi. Giovanili, stavolta: il futuro è oggi, il futuro passa da Lillehammer.
LP
Nella serata di ieri la cerimonia d'apertura, che ha aperto il programma di 15 sport per 210 medaglie totali, tra bob, sci nordico, cross-country, biathlon e naturalmente lo sci alpino, dove anche San Marino piazza il suo asso: Alessandro Mariotti.
Fresco del titolo di campione sammarinese, il 17enne biancazzurro si destreggerà tra le porte norvegesi nelle gare di Slalom Gigante e Speciale, a partire da mercoledì prossimo. Un background internazionale, Mariotti, già ce l'ha: una partecipazione alle quali dei mondiali di Vail & Beaver Creek vale lo scotto dell'emozione, che – come ha sottolineato alla vigilia della partenza – è persistente quando si rappresenta il proprio paese in contesti di questa portata e prestigio.
Hockey su ghiaccio e curling hanno già tenuto a battesimo le competizioni, nella prima parte della giornata di ieri. I fenomeni del futuro sono qui, in quella che si può definire in tutto e per tutto una vetrina per questi giovani talenti.
Cerimonia sobria, fredda come tutto intorno, in stile nordico che più nordico non si può al Lysgardsbakken Ski Juming Arena. Semplice ed efficace la coreografia, completata dall'accensione del braciere affidata ad una tedofora d'eccezione: l'olimpionica dello sci di fondo, che a queste latitudini sta tra sport nazionale e confessione religiosa, Marit Bjørgen, ha passato la torcia alla principessa Ingrid Alexandra, che come suo padre 22 anni or sono – in occasione delle Olimpiadi Invernali del 1994 – ha avuto il compito di dichiarare aperti i giochi. Giovanili, stavolta: il futuro è oggi, il futuro passa da Lillehammer.
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